Tentato omicidio: è questa l’accusa con cui due giovani, di 31 e 22 anni, sono stati arrestati e trasferiti nel carcere di Uta, a Cagliari, dopo aver pestato a sangue un ragazzo di 23 anni, facendolo finire in coma. A riportare la notizia sono i quotidiani locali, che ricostruiscono le dinamiche di quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi, attorno alle 4. Stando al racconto di alcuni testimoni, i ragazzi si trovavano in località Poetto, davanti a un luna-park. L’aggressione sarebbe scattata al culmine di una lite.
Tentato omicidio al Poetto di Cagliari: arrestate due persone per il pestaggio ai danni di un 23enne
I fatti risalgono alla notte tra sabato e domenica scorsi. Stando a quanto riportano fonti locali, i ragazzi si trovavano nella zona dello stabilimento balneare “Il Lido” al Poetto di Cagliari, di fronte a un luna-park. Lì, per motivi ancora in corso di accertamento, avrebbero preso a litigare con la vittima, un 23enne, fin quando non avrebbero deciso di colpirlo con pugni e calci – servendosi addirittura di una cinta – davanti agli occhi inermi dei frequentatori di un chiosco adiacente.
Un pestaggio a sangue, terminato solo quando il 23enne era ormai privo di sensi. Così i soccorritori chiamati da alcuni testimoni lo avrebbero trovato, al loro arrivo, con il corpo riverso sull’asfalto, mentre loro si erano dileguati. Il giovane, originario di Quartu, sarebbe stato trasferito d’urgenza all’ospedale Brotzu, in codice rosso. Adesso è in coma, in gravissime condizioni.
Per questo i carabinieri intervenuti sul posto dopo i fatti, al termine delle indagini e degli accertamenti del caso hanno tratto in arresto, con l’accusa di tentato omicidio, (accusa che potrebbe trasformarsi in omicidio, nel caso in cui il giovane morisse) il 31enne e il 22enne coinvolti nell’aggressione. Si tratta di Francesco Carta e Nicola Loddo.
Le due ragazze che erano con loro, di 22 e 23 anni, anche loro quartesi, sarebbero invece indagate per omissione di soccorso e favoreggiamento: secondo i testimoni, avrebbero assistito al brutale pestaggio senza intervenire in alcun modo. Se avessero almeno avvisato il 118, forse il 23enne avrebbe potuto evitare il peggio.
21enne sequestrato e picchiato a Nardò (Lecce): due arresti
Negli scorsi giorni i carabinieri di Nardò, in provincia di Lecce, avevano tratto in arresto due giovani di 28 e 21 anni, Felice Inno e Alessio Cordella, con l’accusa di sequestro di persona in concorso aggravato. I fatti risalgono al 23 maggio scorso. Stando a quanto riportano fonti locali, i due avrebbero prelevato con la forza il 22enne davanti casa, trascinandolo nella loro autovettura e portandolo in un luogo di campagna, dove l’avrebbero picchiato per almeno venti minuti, prima di abbandonarlo, inerme. Il tutto per “vendicarsi” di un debito di droga di mille euro. A riportarlo è l’Ansa.
A far scattare l’allarme era stata la madre della vittima, che ne aveva denunciato la sparizione. Una volta soccorso, il giovane era stato accompagnato in ospedale per tutte le cure del caso. Ed erano partite le indagini. Indagini che, nel corso delle settimane, hanno portato all’individuazione di due dei tre responsabili. Ci sarebbe, infatti, un terzo complice, ancora non identificato.
Il reato, secondo gli inquirenti, sarebbe stato orchestrato nei minimi dettagli: i tre avrebbero atteso che il 22enne facesse rientro a casa; poi, a pochi passi dal portone della sua abitazione, lo avrebbero portato via bloccandogli bocca e gambe, in modo che non potesse chiedere aiuto, né divincolarsi. Il brutale pestaggio che ne è seguito sarebbe stato messo in atto con lo scopo di minacciarlo e spingerlo a ridare loro i soldi che gli doveva. Entrambi i fermati si trovano ora agli arresti domiciliari.