Graziano Origa, illustre fumettista, giornalista e artista poliedrico italiano, è deceduto improvvisamente all’età di 71 anni. Noto nel mondo del fumetto per la sua immensa creatività e passione, Origa ha trascorso gran parte della sua vita dedicandosi all’arte e alla letteratura. Il suo percorso professionale è un viaggio attraverso l’espressione artistica, un’influenza che continua a risplendere attraverso i suoi innumerevoli lavori. Il mondo del fumetto è ora in lutto, soprattutto perché la morte di Origa è avvenuta in modo improvviso, forse un incidente, anche se le indagini sono ancora in corso.

Graziano Origa: cause della morte

Il corpo di Origa è stato rinvenuto nelle acque di Poetto di Quartu, vicino a Cagliari, in Sardegna. Un tragico evento che ha scosso la comunità artistica e oltre. Nonostante non siano state ancora rese note le cause del decesso, le indagini sono in corso.

Il suo corpo è stato scoperto da un passante, poco dopo la mezzanotte. Subito sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Quartu Sant’Elena e poco dopo la Capitaneria di Porto. Il corpo è stato recuperato dalla Guardia Costiera e trasferito al cimitero di San Michele, dove saranno effettuati gli accertamenti del caso. Da una prima analisi, sembra che non ci siano segni di violenza sul corpo, il che porterebbe a pensare a un malore improvviso.

Chi è Graziano Origa: una brillante carriera di artista

Graziano Origa è riconosciuto come una delle figure più eminenti del mondo del fumetto italiano.

Nato a Dolianova nel 1952, Origa si innamorò dei fumetti in giovane età. All’inizio degli anni Settanta inizia a lavorare per L’Unione Sarda, ma anche per altre riviste come Prima Comunicazione, ABC, Esquire & Derby. Poi concretizza il suo amore per la cultura underground e per Edizioni Ottaviano pubblica L’Enciclopedia del Fumetto. Nel suo Studio Origa, troveranno spazio molti fumettisti che poi faranno la storia della Bonelli, tra cui Corrado Roi, Enea Riboldi, Fabio Civitelli e molti altri.

Direttore della rivista underground Gong negli anni Settanta, ha dato vita a opere come Fumetti d’Italia e il personaggio di Videomax, un hacker supereroe.

Durante i suoi oltre trentacinque anni di carriera, Origa ha prodotto un’ampia gamma di opere, tra cui, oltre all’Enciclopedia del Fumetto, anche I mondi di Dylan Dog, Incredibili Comics! e Faces: trattasi quest’ultima opera di una serie di ritratti di personalità celebri, edita dalla Rossi Poject di New York.

Origa, come amava definirsi, era un artista di carta, espressione che riflette pienamente la sua passione per l’arte grafica e la sua dedizione alla professione di disegnatore e giornalista. Durante la sua vita, Origa ha contribuito a numerosi quotidiani, settimanali e mensili, sia italiani che stranieri, e ha creato riviste che hanno spesso anticipato i tempi.

Una vita dedicata all’arte

L’impegno e gli interessi di Origa non si limitavano al mondo del fumetto, ma abbracciavano anche musica, arte, satira e grafica. Durante la sua carriera ha incrociato le strade di artisti del calibro di Andy Warhol e ha vissuto e lavorato come illustratore negli Stati Uniti durante gli anni Ottanta.

Oltre alla già citata Gong, nel corso della sua carriera, ha fondato altre riviste come Punk Artist e Sale & Pepe, lavorando come redattore, grafico e art director.

Origa ha avuto un ruolo chiave nell’evoluzione del fumetto italiano. La sua abilità nel coniugare elementi narrativi tradizionali con tecniche di disegno innovative ha rivoluzionato il genere. I suoi lavori sono stati un punto di riferimento per generazioni di fumettisti e appassionati, grazie alla loro unicità e all’indimenticabile stile di Origa.

Il fumettista Giorgio Franzaroli lo ha voluto ricordare così su Facebook:

Graziano Origa se n’è andato, tragicamente. Una grave perdita per la cultura in generale, e soprattutto per il fumetto italiano, per cui ha fatto tanto. Per me è stata una grande soddisfazione avere avuto la sua attenzione, che non mi sarei mai aspettato perché appartenevamo a epoche e mondi completamente diverse, ed è una di quelle cose che danno la carica. Mancherai.