Il Patto sociale Rdc è un percorso che viene gestito dai servizi sociali del Comune, di concerto con i centri per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole, nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà.

Patto sociale Rdc, cos’è?

Il Patto per l’inclusione sociale riguarda l’intero nucleo familiare beneficiario del Reddito di cittadinanza. Tenuto conto delle difficoltà, dei bisogni e delle potenzialità dei componenti del nucleo, si cerca di accompagnare il sostegno economico con un progetto concretamente orientato alla rimozione delle condizioni che sono alla radice della situazione di povertà.

Come cambierà?

Il Patto sociale si trasformerà presto in Patto di attivazione digitale.

Dal 1° gennaio 2024 infatti scomparirà completamente il Reddito di cittadinanza. Al suo posto verranno introdotti l’Assegno di inclusione (Adi) per i non occupabili e lo Strumento di attivazione (Sda) per gli occupabili.

  • Per quanto riguarda l’ADI, gli importi sono identici al Reddito, parametrati ai 500 euro del singolo moltiplicati per la scala di equivalenza famigliare.
  • Nel caso dello Sda invece, si tratta di 350 euro al mese accreditati al singolo individuo a patto che si attivi, ad esempio partecipando a corsi di formazione.

La riforma prevede l’introduzione di una piattaforma a cui si iscriveranno sia i non occupabili sia gli occupabili, che dovranno firmare il “patto di attivazione digitale”. Quest’ultimo veicolerà il richiedente del sussidio verso i servizi sociali o i Centri per l’impiego.

Gli occupabili inoltre dovranno firmare la “dichiarazione di immediata disponibilità a lavorare” e il “patto di servizio personalizzato” quando saranno convocati nei Centri per l’impiego.

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