Chi è Luciano Foschi? Non c’è stato cammino più entusiasmante di questi play off di serie C. Quando il tabellone aveva implicitamente consegnato nelle mani delle più blasonate l’opportunità di promozione, una squadra a sorpresa ha ribaltato turno dopo turno i pronostici. Dal secondo turno della Fase Nazionale, il Lecco squadra proveniente dal girone A di serie C non si è fermato più.
Le possibilità di arrivare fino alla finale per la squadra lombarda non erano tante, considerato l’avversario della semifinale, il Cesena. Sia all’andata che al ritorno, è stata un’altalena di emozioni che ha contribuito a regalare ai tifosi lecchesi il sogno serie B una volta che la squadra è approdata in finale.
Anche in finale, il pronostico gli veniva contro. Il Foggia di Delio Rossi era superfavorito per il ritorno in cadetteria, i giocatori rossoneri alla vigilia sembravano essere più pronti e più maturi per ritornare nel calcio che conta davvero dopo anni di astinenza.
Quello che è apparso non ha contato nulla, il Foggia, ha purtroppo incontrato non una squadra qualunque, ma una allenata da Luciano Foschi, mister 400 panchine e più! Ma, chi è l’allenatore che ha vinto i play off con il Lecco?
Chi è Luciano Foschi?
Chi è Luciano Foschi? Un ex calciatore nato ad Albano Laziale, il 3 luglio 1967 nonché attuale tecnico del Lecco, artefice della storica impresa di riportare il Lecco dopo 50 in serie B. Uomo che conosce bene le dinamiche del calcio, quelle che si vivono a trecentosessanta gradi soprattutto nelle serie minori.
Una vita tra il dilettantismo e il professionismo. Anche se in tanti non lo conoscevano prima di ieri, ha lavorato in piazze conosciutissime e tal volta l’ha fatto da gregario, come collaboratore.
Carriera
Luciano Foschi ha legato la sua vita al calcio. Da giocatore ha militato in squadre dilettantistiche fino a calcare i campi di C2. Espertissimo della terza e quarta serie, ha svolto una carriera caratterizzate da molti trasferimenti.
Dopo la trafila nelle giovanili della Lazio a circa 20 anni ha iniziato a vestire maglie di prime squadre come Rondinelle, Virescit boccaleone, Oltrepò, Fasano, Olbia e Rimini. Col Crevalcore prima e con la Viterbese (di mezzo l’esperienza anche da calciatore con il Lecco) ha vinto due scudetti di categoria. La sua lunga carriera poi, dopo Castel San Pietro e Cremonese è terminata ad Olbia nel 2000/2001.
Il tempo di appendere al chiodo le scarpette che l’anno successivo, ovvero nella stagione calcistica 2001/2002, ha indossato immediatamente i panni dell’allenatore laddove aveva disputato l’ultima partita da calciatore. Sulla panchina della squadra isolana, ha raggiunto il traguardo della serie D. Tra i professionisti invece ha esordito col Navara, ottenendo la promozione in C1. Correva l’anno 2003.
Anche da allenatore ha girovagato. Molte le tappe, dal Teramo calcio alla Reggiana, dalla Torres all’Alessandria e poi al Savona. Non si è fatto mancare nulla girando molte regioni una diversa dall’altra, dalAbruzzo alla Sardegna, fino ad andare in Piemonte.
Foschi, però come forse in pochi sanno, ha lavorato anche con club di serie A: nel periodo di Domenico Di Carlo al Chievo Verona, il corregionale, l’ha voluto con se come collaboratore tecnico. Terminata l’esperienza veneta, si è spostato in Veneto, per andare ad allenare il Pordenone nella neonata Lega Pro. E’ col Renate che poi però ha raggiunto i play off per la prima volta.
Livorno, Ravenna e Carpi, sono state le ultime tappe, prima di riapprodare in terra manzoniana, alla parte opposta dell’altro ramo del Lago di Como, ovvero a Lecco.
Il Lecco
La squadra bluceleste gli è stata affidata allorché il giovanissimo presidente Di Nunno, ha deciso a campionato in corso per cercare di dare una sterzata alla stagione sino ad allora negativa di sollevare dall’incarico Alessio Tacchinardi.
Settima dopo settimana il duro, lavoro ha ripagato Foschi e la squadra a fine campionato, da una posizione media di classifica si è piazzata terza alle spalle di Feralpi Salò e del Pordenone.
Il Lecco, ai play off per via della terza posizione ottenuta alla fine della stagione regolamentare nel girone A del campionato di C, è entrato agli ottavi. In questo turno ha eliminato con un doppo 2-1 (sia all’andata che al ritorno) l’Ancona.
Ai quarti, ha fatto fuori il Pordenone, (ha perso 1-0 dentro casa, ha vinto 3-1 fuori casa), in semifinale si è sbarazzato del Cesena (1-2 dentro casa, 0-2 fuori casa) ai calci di rigore ed in finale ha avuto la meglio sul Foggia andando a vincere allo Zaccheria per 2-1 e vincendo 3-1 al Ceppi-Rigamonti. Il resto è solo una festa da viviere e un futuro ancora da scrivere, ma in serie B!