Superbonus, anche il fotovoltaico e i sistemi di accumulo rientrano tra le agevolazioni? È questa l’ultima novità emersa dagli ultimi chiarimenti dell’Agenzia delle entrate a favore delle imprese e dei privati. La circolare numero 13/E di qualche giorno fa, è tornata sulle modifiche normative operate dagli ultimi decreti, in particolare dal Dl “Aiuti quater” e dal decreto 11 del 2023 di “Divieto di cessione del credito d’imposta”, passando per la legge di Bilancio 2023.
Per quanto riguarda il superbonus per il fotovoltaico, l’Agenzia delle entrate chiarisce chi possa utilizzare il vantaggio fiscale e in quali contesti. Su questo bonus, i soggetti ammessi agli interventi agevolati possono utilizzare anche lo sconto in fattura. Tra le ultime indicazioni, anche quelle sul quoziente familiare, indice particolarmente importante per misurare la capacità reddituale dei nuclei familiari nella richiesta dei bonus edilizi e delle altre agevolazioni fiscali.
Superbonus fotovoltaico, chi può chiederlo e per quali lavori
C’è anche il fotovoltaico e i sistemi di accumulo tra le agevolazioni fiscali rientranti nel superbonus. È quanto chiarisce l’Agenzia delle entrate nella circolare numero 13/E/2023 di qualche giorno fa, con la quale fornisce chiarimenti relativi a vari aspetti applicativi inerenti i bonus edilizi, soprattutto dopo gli ultimi tre grandi interventi legislativi del decreto “Aiuti quater”, della legge di Bilancio 2023 e del decreto di “Blocco crediti”.
Per quanto concerne il superbonus fotovoltaico, la circolare specifica che potranno ottenere lo sconto fiscale anche le Onluns, le Organizzazioni di volontariato (Odv) e le Associazioni di promozione sociale (Aps). Si tratta di un’estensione dei soggetti ammessi a questa tipologia di bonus edilizio operata dalla legge di Bilancio 2023. Il relativo vantaggio fiscale è del 110 per cento. Inoltre, l’Agenzia delle entrate indica che gli interventi di installazione degli impianti solari fotovoltaici devono essere effettuati nelle aree o in strutture non pertinenziali. Tali aree possono essere di proprietà anche di un terzo e devono riguardare immobili non destinatari di interventi trainanti del superbonus.
Superbonus fotovoltaico, i vincoli di accesso
C’è dunque una differenziazione operata da parte dell’Agenzia delle entrate sui lavori da effettuare in regime di agevolazione fiscale. L’ulteriore paletto riguarda l’esclusione di immobili che siano soggetti a vincoli perché situati nel perimetro dei centri storici. Le medesime regole di applicazione del superbonus fotovoltaico sono valide anche per i sistemi di accumulo degli impianti integrati.
Altra novità richiamata dall’Agenzia delle entrate nella circolare relativa al superbonus, è quella del quoziente familiare collegato ai bonus edilizi. Si tratta delle prime indicazioni relative al reddito di riferimento, utile come requisito per la richiesta delle agevolazioni fiscali. Nel caso del superbonus del 2023, il quoziente diventa fondamentale per determinare chi possa accedere al 90 per cento.
Quoziente familiare per i bonus edilizi, ultime novità
Come si spiega nella circolare, il reddito di riferimento deve essere calcolato sulla base di quanto stabilisce l’articolo 8 del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir). In questo ambito, devono essere inclusi anche i redditi assoggettati alla cedolare secca, quelle del regime forfettario di partita Iva (flat tax) e la parte di agevolazione Ace. Entrano nel perimetro del calcolo del quoziente familiare anche i figli al di sotto dei 21 anni che non abbiano redditi eccedenti i 4.000 euro all’anno, ma ai quali non spettino le detrazioni per i carichi di famiglia. Il quoziente familiare è stato introdotto in via sperimentale per accedere al superbonus 90% di quest’anno. Tuttavia, l’agevolazione fiscale per l’utilizzo di questo parametro deve riguardare interventi sulle unità indipendenti e immobili unifamiliari.