Il prossimo 22 giugno segna un anniversario doloroso per Pietro Orlandi e la sua famiglia: 40 anni fa, sua sorella Emanuela scomparve nel nulla. Come ogni anno, il 25 giugno Pietro organizzerà un sit-in a Castel Sant’Angelo per chiedere la verità sulla sorte della sua amata sorella. In questa occasione, invita tutti a partecipare portando una foto di Emanuela. Dopo il sit-in, la folla si dirigerà verso piazza San Pietro per seguire l’Angelus del Papa. Pietro spiega che “l‘inchiesta aperta dal Vaticano è stata avviata per sua volontà. Anche il Papa desidera che la verità venga alla luce. Per il quarantennale, aspettiamo dal Pontefice parole di speranza su questa vicenda“.
Emanuela Orlandi, quasi 40 anni dalla scomparsa. Il fratello Pietro: “Spero che il papa ne parli”
La vicenda di Emanuela Orlandi ha avuto sviluppi significativi negli ultimi tempi. L’inchiesta aperta dal Vaticano, che ora collabora con la procura di Roma, ha suscitato speranze di progresso nelle indagini. Inoltre, è stata annunciata l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare unanime dalla Camera dei Deputati, con l’obiettivo di fare luce sui misteri irrisolti legati alla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, un’altra giovane scomparsa nello stesso periodo.
Tuttavia, la strada verso la verità sembra ancora impervia. Pietro Orlandi si è espresso preoccupato per i segnali negativi provenienti dalla commissione parlamentare. Durante un’audizione, il promotore di giustizia Diddi, rappresentante del Vaticano, ha espresso il suo dissenso riguardo all’utilità della commissione, sostenendo che potrebbe interferire con le indagini in corso. Pietro Orlandi ha sottolineato l’importanza di non arrendersi, affermando che se il Parlamento rinunciasse a istituire la commissione, sarebbe un segnale molto negativo.
La madre di Emanuela Orlandi, Maria, che oggi ha 93 anni, continua ad attendere una parola di verità sulla sorte della figlia. Pietro Orlandi racconta che la stanza di Emanuela è rimasta intatta nel corso di questi 40 anni, pronta ad accoglierla. Tuttavia, Pietro spiega che quel luogo è diventato il simbolo di un’immobilità prolungata. Maria Orlandi, afflitta dall’età avanzata, a volte dimentica le cose, e Pietro ritiene che sia quasi un bene per alleviare il dolore legato alla scomparsa di Emanuela. Nonostante tutto, la madre continua a chiedere notizie sulla figlia, sperando che Pietro abbia ottenuto informazioni utili.
L’altra scomparsa: il caso di Mirella
La famiglia Orlandi non è l’unica a sperare nella verità e nella giustizia. Anche Maria Antonella Gregori, sorella di Mirella, la studentessa scomparsa nel maggio del 1983, poche settimane prima di Emanuela Orlandi, auspica che la commissione d’inchiesta parlamentare possa riaprire le indagini sul caso di sua sorella. Maria Antonella afferma che “dopo i decenni passati, non sa se i casi di Mirella e Emanuela siano collegati“. Tuttavia, sottolinea che ci sono elementi comuni che potrebbero far pensare a un collegamento tra le due vicende.