Asta marginale BTP: i Titoli di Stato che vengono emessi dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) possono essere acquistati da parte degli investitori attraverso uno dei seguenti meccanismi:
- l’asta pubblica;
- il collocamento sindacato;
- le piattaforme elettroniche.
Asta marginale BTP: ecco tutte le tipologie con cui vengono collocati i Titoli di Stato
Il meccanismo di collocamento dell’asta pubblica è quello che viene maggiormente utilizzato da parte del MEF, il quale permette l’acquisizione dei titoli con tale metodo in caso di emissioni sul mercato interno.
L’asta pubblica, in particolare, viene utilizzata per:
- consentire l’accesso ad una platea più ampia di investitori;
- mantenere un grado di competizione e di trasparenza elevato.
Il cosiddetto collocamento sindacato, invece, viene utilizzato nel caso in cui il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze decida di effettuare la prima emissione di nuovi Titoli di Stato, come è avvenuto con i BTP€i che sono stati emessi durante il corso dell’anno 2003 e come è avvenuto con i CCTeu che sono stati emessi durante il corso dell’anno 2010.
Questa modalità di collocamento, inoltre, viene utilizzata anche nelle seguenti circostanze:
- quando c’è bisogno di fare delle valutazioni maggiormente approfondite per quanto riguarda l’interesse del mercato;
- quando c’è bisogno di fare delle valutazioni maggiormente approfondite per quanto riguarda il numero di titoli da emettere;
- quando c’è bisogno di fare delle valutazioni maggiormente approfondite per quanto riguarda il prezzo totale di aggiudicazione dei buoni.
Il collocamento sindacato, in sostanza, non è altro che un consorzio di banche selezionate tra gli operatori specialisti in Titoli di Stato, le quali hanno il compito di raccogliere le domande che gli vengono presentate da parte degli investitori, per poi girarle al Tesoro per la successiva emissione dei buoni.
Infine, l’ultima modalità con la quale possono essere collocati i Titoli di Stato è il collocamento sulla piattaforma elettronica MOT (Mercato Obbligazionario Telematico), la quale viene gestita da Borsa Italiana.
Tale meccanismo, nello specifico, è stato introdotto per la prima volta nel 2012 con la prima emissione del BTP Italia ed è stato utilizzato anche quest’anno per la prima emissione del nuovo BTP Valore.
Che cosa si intende e come funziona il meccanismo di collocamento dei Buoni del Tesoro Poliennali
Andando ad analizzare la prima modalità di collocamento tra quelle che abbiamo descritto durante il corso del precedente paragrafo, il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze utilizza due differenti tipologie di asta pubblica, ovvero:
- l’asta competitiva in termini di rendimento, la quale viene utilizzata per il collocamento dei Buoni Ordinari del Tesoro (BOT);
- l’asta marginale con determinazione in maniera discrezionale del prezzo totale di aggiudicazione e del numero di buoni da emettere, la quale viene utilizzata per le seguenti tipologie di Titoli di Stato:
- i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP);
- i Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’Euribor 6 mesi (BTP€i);
- i Certificati del Tesoro Zero-Coupon (CTZ);
- i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati all’Euribor 6 mesi (CCTeu).
Per quanto riguarda il funzionamento di questa tipologia di collocamento:
“L’asta marginale è la modalità d’asta utilizzata per il collocamento dei titoli a medio-lungo termine. Essa prevede che le richieste, se allocate, siano aggiudicate tutte allo stesso prezzo, detto prezzo marginale. La determinazione del prezzo d’aggiudicazione e della quantità avviene con meccanismo discrezionale. Secondo tale meccanismo la quantità emessa non è stabilità a priori, ma è compresa tra un ammontare minimo ed un massimo annunciati nel comunicato stampa che precede di alcuni giorni l’asta.
L’ammontare collocato è determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti rispetto alle condizioni di mercato, sulla base di un tabulato in cui le richieste degli operatori sono elencate in forma anonima. Il prezzo meno elevato tra quelli offerti dai partecipanti rimasti aggiudicatari rappresenta il prezzo di aggiudicazione (prezzo marginale) valido per tutti gli operatori assegnatari. Nel caso in cui le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti.”