Le Distanze è il nome della giovanissima band che ha aperto la prima serata del Firenze Rocks 2023. Andrea Pagella, cantante e tastierista, racconta a Tag24.it l’emozione di trovarsi sul palco della Visarno Arena e come nasce il loro progetto.

Firenze Rocks 2023, l’intervista della band Le Distanze a Tag24.it

Poco meno di 18 anni ma una passione e una bravura tale da aprire ad una rock band storica come i The Who. Le Distanze sono uno dei gruppi più interessanti nel panorama musicale giovanile italiano, già noti per aver vinto la sezione “Trend” della 34esima edizione del Sanremo Rock. Il gruppo è composto da Andrea Pagella, cantante e tastierista, Lukas Queirolo, chitarrista, Saverio Campese, batterista e la bassista Corinna Lanari.

Come è stato suonare sul palco assieme ad una band come The Who?

“E’ stata una bellissima esperienza, siamo molto felici di essere stati su quel palco ed è stato molto bello anche incontrare gli artisti nel backstage. Sono esperienze che ti formano perché ti fanno capire com’è il mondo a un certo livello. E’ un bellissimo inizio.”

Il vostro progetto come nasce?

“Il nostro progetto nasce tre anni fa, come band alternative rock. Avevamo un’altra formazione con un altro chitarrista poi da un anno abbiamo cambiato chitarrista perché appena ci hanno messo un progetto di lavoro discografico si è tirato indietro quindi abbiamo il nostro nuovo chitarrista Lukas”

Quali artisti vi hanno influenzato principalmente?

“In generale ascoltiamo musica diversa ed è difficile indicarne uno solo. Potrei dire il mio, quello di Lucas, di Saverio o di Corinna però in generale abbiamo gusti diversi e questo è positivo perché quando ci troviamo in sala prove riusciamo ad inserire un sacco di culture diverse

Quali culture musicale vi piace di più unire?

“Cerchiamo di sperimentare e creare qualcosa di nuovo lavorando sul passato. La nostra base musicale è la musica classica siamo formati intorno a questo tipo di musica e poi abbiamo portato il rock. Abbiamo diverse passioni musicali ci piace però unire la classica a tanti genere diversi. Abbiamo fatto canzoni che sono diverse fra loro che creano quasi un genere a sé”.

Avremmo modo di ascoltare nel vostro prossimo album? C’è già una data?

“Purtroppo non c’è ancora una data ma a breve la faremo uscire”.

Da Sanremo Rock 2021 va avanti il paragone con i Maneskin: come vi sentite ad essere accostati a loro?

Nella musica è normale che ci siano paragoni tra band, lo sappiamo dall’inizio vista la nostra formazione, nazionalità ed età. Chiaramente i Maneskin sono adesso una band molto famosa ed è una band italiana, in un primo confronto potrebbe esserci il paragone ma se si va oltre l’apparenza si scopre che siamo gruppi molto diversi. E’ molto difficile con l’avvenimento dei social provare a creare una band perché rischi sempre di essere associato a qualcuno”.

Oggi c’è abbastanza spazio per le band più giovani?

Lo spazio non te lo devono dare, te lo devi “prendere”. La gente che punta sulla band c’è e i social possono anche essere un aiuto e un punto di lavoro ma resta uno strumento per influencer, se vuoi raggiungere grandi numeri conviene partite da influencer per arrivare alla musica: un esempio su tutti è Post Malone. Spazio per le giovani band c’è e c’è sempre, bisogna crederci e andare avanti quando si è molto giovani come nel nostro caso si hanno anche molte difficoltà da superare: se uno è sicuro di te punterà anche al di là di tante cose“.