Il segretario di Stato americano Antony Blinken questa notte è giunto a Pechino, con l’obiettivo di cercare un dialogo con la Cina. Si tratta della visita di più alto livello diplomatico dagli Stati Uniti negli ultimi cinque anni in Cina. La visita era in programma da mesi ed era prevista inizialmente per il mese di febbraio, come “continuazione” dell’incontro occorso lo scorso novembre, a margine del G20 in Indonesia, tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente americano Joe Biden. Tuttavia, il viaggio diplomatico di febbraio era stato annullato all’ultimo, a causa del sorvolo del territorio statunitense da parte di un pallone spia cinese. Da allora, tra la questione del pallone spia e le sanzioni da parte degli States alla Cina, le relazioni sino-americane sono ai minimi, tra i dubbi sulla sicurezza e il bisogno di fare affari.

Relazioni sino-americane ai minimi: Blinken cerca il dialogo con Pechino

Questi incontri ad alto livello hanno lo scopo precipuo di riscattare le relazioni tra i due Paesi, in un momento in cui continuano ad aumentare gli elementi di frizione e di incomprensione. Da mesi, i funzionari di Biden sono al lavoro per tentare di risolvere i motivi di scontro tra le due potenze e continuano a sottolineare la grande rilevanza di un rapporto più “costruttivo e di maggiore legame. L’obiettivo principale da parte degli Usa sarebbe la “riduzione dei rischi e di diversificazione” per quanto concerne le relazioni economiche con Pechino. Continuando su questa scia, Blinken incontrerà dei funzionari per discutere proprio dell’importanza di mantenere aperte le linee di comunicazione per gestire responsabilmente le relazioni tra i due Paesi.

Tuttavia, i funzionari cinesi nutrono dello scetticismo su quanto l’amministrazione Biden possa effettivamente fare per ripristinare i legami. Inoltre, i funzionari continuano a essere indisposti verso le restrizioni statunitensi sulla tecnologia dei semiconduttori, emanate in ottobre. Gli Stati Uniti hanno posto poi numerose aziende cinesi all’interno di liste di sanzioni dopo che queste hanno appoggiato l’esercito cinese e lo stato di sorveglianza, ma anche dopo che hanno aggirato le restrizioni contro il commercio con Iran e Russia. Negli Usa sono attualmente in esaminazione ulteriori restrizioni nei confronti della Cina, tra le quali la limitazione di alcuni investimenti di capitale di rischio statunitensi. L’intento principale appare essere quello di reprimere le minacce alla sicurezza nazionale provenienti dalla Cina. Tuttavia, appare necessario anche fare fronte alle pressioni da parte delle aziende che vogliono ripristinare la stabilità nelle relazioni bilaterali con Pechino, le più importanti del mondo.