BTP Green: con la pubblicazione del comunicato stampa del 16 giugno 2023 da parte dell’Ufficio Stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), sono state fornite agli investitori e a tutti i cittadini italiani informazioni dettagliate per quanto riguarda l’allocazione e l’impatto del Buono del Tesoro Poliennale Green, in merito al finanziamento delle misure presenti nel bilancio dello Stato, con le due emissioni che sono state effettuate durante il corso dell’anno 2022.
Nello specifico, il MEF ha pubblicato all’interno del proprio sito web ufficiale un rapporto denominato, per l’appunto, “Allocazione e Impatto del Btp Green“, all’interno del quale è stato comunicato il finanziamento per un valore pari a ben 8 miliardi di euro di numerosi incentivi che riguardano:
- l’efficienza energetica e la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili;
- l’ammodernamento e la sostenibilità nel settore dei trasporti;
- la tutela dell’ambiente, della diversità biologica, della prevenzione e del controllo dell’inquinamento, nonché l’economia circolare;
- la ricerca in materia di sostenibilità ambientale.
Senza indugiare ulteriormente, quindi, andiamo a vedere qui di seguito che cosa ha comunicato il Ministero dell’Economia e delle Finanze e quali sono le informazioni che sono contenute all’interno del sopra citato rapporto riguardante i BTP Green.
BTP Green: le emissioni del 2022 finanziano 8 miliardi di spesa pubblica, il comunicato stampa del MEF
Il rapporto pubblicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze specifica la quantità di risorse che sono state allocate alle differenti tipologie di spesa pubblica, grazie ai guadagni che si sono ottenuti con le due emissioni che sono state effettuate nel corso dell’anno 2022.
Il documento, inoltre, fornisce informazioni dettagliate anche per quanto riguarda le varie tipologie di spesa che sono state finanziate con gli 8 miliardi di euro guadagnati.
In particolare:
“Il presente Rapporto 2023 di Allocazione e Impatto dei proventi raccolti tramite le emissioni di BTP Green del 20221 illustra l’assegnazione dei ricavi delle suddette emissioni ad una molteplicità di spese del bilancio dello Stato in aderenza ai criteri enunciati nel Quadro di riferimento per le emissioni dei BTP Green, nonché il positivo impatto ambientale degli interventi resi possibili da dette spese. Viene riportata altresì un’analisi dettagliata dei programmi e progetti in base alla loro natura finanziaria (agevolazioni fiscali, spese in conto capitale e spese correnti), alla loro ripartizione temporale nel quadriennio 2019–2022 e al loro peso relativo sul totale allocato.”
Il rapporto, che abbiamo linkato durante il corso del precedente paragrafo, prevede anche un’apposita sezione all’interno della quale viene studiata la compatibilità tra le misure finanziate dal 2019 al 2022 e l’elenco delle attività economiche “rilevanti”.
Infine, il documento fornisce una valutazione relativa all’impatto che gli interventi finanziati dal BTP Green hanno sull’ambiente, soprattutto in termini di emissioni di CO2.
Come vengono ripartire le risorse fra le varie misure
Le risorse economiche derivanti dalle due emissioni dei Buoni del Tesoro Poliennali Green avvenute nel 2022 hanno finanziato le seguenti categorie di spesa relative agli anni compresi tra il 2019 ed il 2022:
- fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e termica;
- efficienza energetica;
- trasporti;
- prevenzione e controllo dell’inquinamento ed economia circolare;
- tutela dell’ambiente e della diversità biologica;
- ricerca.
In particolare:
“Nel periodo considerato, gli interventi nella categoria dell’efficienza energetica costituiscono la principale voce di finanziamento rappresentando il 47,5% del totale. A seguire, quella riguardante i trasporti a cui è destinata una quota pari al 33%,riconducibile a investimenti in conto capitale (infrastrutture ferroviarie, elettrificazioni di tratte ferroviarie, realizzazione di nuove tratte di AV/AC, realizzazione di metropolitane) e a contributi di sostegno alla mobilità ferroviaria di persone e merci.
Alla tutela dell’ambiente e della diversità biologica è destinata invece una quota pari al 10,9%, dove le aree marine protette, i parchi nazionali e le riserve naturali statali risultano i principali beneficiari dei finanziamenti. Alla ricerca sono state destinate il 5,1% delle risorse, mentre le misure di prevenzione e controllo dell’inquinamento ed economia circolare nonché l’incentivazione per la produzione di energia da fonti rinnovabili rappresentano, rispettivamente il 2,9% e lo 0,7% della spesa rendicontata nel quadriennio 2019-2022.”