BTP 2030: con la pubblicazione del comunicato stampa del 13 maggio 2014 da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), è stata annunciata l’emissione di un nuovo titolo di Stato con scadenza a 15 anni.

Senza perderci troppo in chiacchiere, quindi, andiamo a vedere tutto ciò che riguarda la suddetta comunicazione del nuovo titolo di Stato a medio-lungo termine ed, in particolare:

  • quali sono le sue caratteristiche principali;
  • qual è il rendimento che spetta agli investitori.

BTP 2030: ecco l’annuncio dell’emissione del nuovo titolo di Stato a medio-lungo termine

Riprendendo quanto detto durante il corso del precedente paragrafo, il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato l’emissione di un nuovo BTP a 15 anni, con scadenza nel 2030.

Ecco quanto è stato detto durante il corso del comunicato di cui abbiamo parlato durante il corso del precedente paragrafo:

“Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica di aver affidato a Deutsche Bank A.G., HSBC France, JP Morgan Securities PLC, Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese S.p.A. e Royal Bank of Scotland PLC il mandato per il collocamento sindacato di un nuovo BTP benchmark a 15 anni con scadenza 1° marzo 2030. La transazione sarà effettuata nel prossimo futuro, in relazione alle condizioni di mercato.”

I risultati e i dettagli del collocamento

Attraverso la pubblicazione dei successivi comunicati stampa n. 121 del 14 maggio 2014 e n. 122 del 15 maggio 2014, poi, il Dipartimento del Tesoro del MEF ha pubblicato i risultati e i dettagli relativi all’emissione.

A tal proposito, infatti:

“Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica i risultati dell’emissione della prima tranche del nuovo BTP a 15 anni. Il nuovo titolo ha scadenza 1° marzo 2030, godimento 1° marzo 2014 e tasso cedolare annuo 3,50%, pagato in due cedole semestrali. Il regolamento dell’operazione è fissato per il 21 maggio p.v.”

Durante il periodo di collocamento del nuovo Buono del Tesoro Poliennale a 15 anni hanno partecipato più di 300 investitori, i quali hanno fatto domanda agli operatori abilitati per poter sottoscrivere titoli per un importo superiore a 20 miliardi di euro.

Per quanto riguarda la composizione della richiesta, invece, il Ministero dell’Economia e delle Finanze specifica che:

“E’ stato assegnato ad asset manager e fondi d’investimento circa il 36% dell’emissione, mentre le banche si sono aggiudicate circa il 26% dell’ammontare complessivo. Quasi il 30% è stato collocato presso investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo (circa il 23% a fondi pensione e assicurazioni, circa il 7% a banche centrali/istituzioni governative). Infine, la quota sottoscritta da hedge fund è stata pari al 6%, mentre quella allocata a corporations e retail è stata pari al 2% dell’assegnato.

Il collocamento del titolo è stato caratterizzato da una distribuzione geografica molto diversificata, con circa il 36% assegnato ad investitori italiani ed il 64% ad investitori esteri. Fra questi ultimi, il 49% sono stati Europei, con una rilevante partecipazione da parte di investitori residenti in Gran Bretagna e Irlanda (23%) ed una significativa presenza di Francia (9%), Germania, Austria e Svizzera (8%), Scandinavia (5%) e Benelux (2%). Notevole la partecipazione degli investitori statunitensi, che si sono aggiudicati il 13% dell’emissione. Infine, il restante 2% è stato assegnato ad investitori residenti nel Medio Oriente ed in Asia.”

Rendimento e collocamento

Ad oggi il BTP 2030 con scadenza a 15 anni e codice ISIN IT0005024234 prevede l’erogazione del seguente rendimento agli investitori:

  • ultimo prezzo 99,19;
  • rendimento netto 3,19%;
  • cedola netta 3,09%;
  • rendimento totale 21,4%;
  • cedola lorda 3,5%;
  • credito d’imposta 0%.

Infine, per quanto riguarda le modalità di sottoscrizione:

“Il collocamento è stato effettuato mediante sindacato, costituito da cinque lead managers, Deutsche Bank A.G., HSBC France, JP Morgan Securities PLC, Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese S.p.A., Royal Bank of Scotland PLC e dai restanti Specialisti in titoli di Stato italiani in qualità di co-lead.”