La guerra in Sudan si ferma ancora. Un nuovo cessate il fuoco è stato indetto. Una boccata d’ossigeno per il Paese che ormai da settimane è devastato da una guerra interna tra Forze Armate sudanesi e delle Forze di Supporto Rapid. Anche in questa nuova tregua c’è lo zampino degli Usa e dell’Arabia Saudita.
Settantadue ore a partire da domenica 18 giugno. L’inizio è previsto per le 6 ora locale (la stessa italiana).
“Il Regno dell‘Arabia Saudita e gli Stati Uniti d’America annunciano l’accordo dei rappresentanti delle Forze Armate sudanesi e delle Forze di Supporto Rapido su un cessate il fuoco in tutto il Sudan per un periodo di 72 ore”
, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri saudita.
Sudan, nuovo cessate fuoco: stop a ogni tipo di attacco
I due concorrenti, Abdel Fattah al-Burhane, leader de facto del Sudan, e il generale Mohamed Hamdane Daglo, capo delle Forze di supporto rapido, si asterranno da movimenti e attacchi, dall’uso di aerei da guerra o droni, dai bombardamenti di artiglieria e dal rafforzamento delle posizioni.
Stop anche del “tentativo di ottenere guadagni militari durante il cessate il fuoco“. I leader dei due schieramenti hanno anche acconsentito la libertà di movimento e la consegna degli aiuti umanitari in tutto il Paese. Nel comunicato si legge:
“Alla luce della conferenza dei donatori umanitari del 19 giugno, i facilitatori hanno invitato entrambe le parti a tenere conto delle grandi sofferenze del popolo sudanese e della necessità di aderire pienamente al cessate il fuoco e fermare la violenza. Se le parti non dovessero rispettare il cessate il fuoco di 72 ore, i facilitatori saranno costretti a prendere in considerazione il rinvio dei colloqui di Gedda”.