Tra poche settimane la guerra in Ucraina raggiungerà i cinquecento giorni. Nulla o poco è stato fatto per mettere la parola fine all’invasione della Russia. Dopo le richieste del Vaticano, con il cardinale Zuppi che ha visitato Zelensky, di intraprendere un percorso che porti alla pace, anche i paesi africani chiedono la fine del conflitto.

L’Africa è uno dei continenti che più sta soffrendo a causa della guerra. Il grano è arrivato alle stelle, i fertilizzanti non arrivano, è aumentato il prezzo delle materie prime. Se l’Europa ha difficoltà, in Africa va peggio. Molto peggio. Visto e considerato che lì, in quella terra spolpata dai coloni bianchi, si riuniscono la maggior parte dei paesi a basso reddito, spesso in perenne guerra intestina (vedi il Sudan).

La guerra sta affaticando ulteriormente un continente già stanco e provato. Cyril Ramaphosa è andato così dritto al punto, chiedendo allo Zar di Russia, Vladimir Putin, di mettere un punto finale all’invasione.

Ucraina, il presidente del Sudafrica a Putin: “La guerra deve finire”

Questa guerra deve finire. Deve essere risolta attraverso negoziati e mezzi diplomatici“, ha detto il presidente, che si trova proprio in Russia con una delegazione per cercare la via della pace, aggiungendo che il conflitto “sta avendo un impatto negativo sul continente africano e su molti altri Paesi del mondo“. 

Putin ha lasciato presagire un’apertura alla pace, ma nessuno può escludere che sia solamente una risposta di cortesia. Di certo non può accettare le richieste dell’Ucraina, perché vorrebbe dire una sconfitta totale. “Siamo aperti a un dialogo costruttivo con tutti coloro che vogliono attuare la pace sulla base dei principi di giustizia e di rispetto degli interessi legittimi delle parti“, ha comunque detto il presidente russo alla delegazione africana a San Pietroburgo, doce si è svolto il Forum economico internazionale.

In linea generale le posizioni di Mosca rimangono granitiche, così come quelle ucraine. Da una parte il Cremlino esclude possibili colloqui di pace significativi con Kiev, anche se non gli dispiace ascoltare le iniziative di terzi. Dall’altra l’Ucraina ha lanciato un’operazione diplomatica per portare il Sud del mondo sulla sua barca e sfidare l’influenza diplomatica russa, mentre Zelensky continua a ribadire il suo piano di pace – l’unico percorribile secondo lui – delineato in 10 punti.

Ucraina, il piano di pace dei paesi africani

Secondo indiscrezioni dei media internazionali, i leader africani propongono “misure di rafforzamento della fiducia“. Secondo la Reuters, che ha letto la bozza del testo, le misure “mirano a facilitare la creazione di un ambiente favorevole a un cessate il fuoco e che consentirà alle parti di creare fiducia e di prendere in considerazione la formulazione delle loro strategie di ripristino della pace“. 

Oltre al presidente del Sudafrica Ramaphosa, la delegazione comprende anche Macky Sall (presidente del Senegal), Hakainde Hichilema (Zambia) e Azali Assoumani (Comore). Più i rappresentanti di Congo, Uganda ed Egitto.

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