Lavoro, c’è l’effetto assunzioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sull’occupazione: nel settore delle costruzioni, le imprese cercano 62mila operai semplici e specializzati per l’avvio e la conclusione dei cantieri legati ai progetti dei fondi del Recovery Fund. È quanto stima la Banca d’Italia nel suo paper, spiegando che l’effetto sull’occupazione, nel quadriennio 2023-2026, si avrà soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno. Le qualifiche che le imprese cercano vanno dagli operai semplici – per i quali serviranno corsi mirati di formazione – fino ai candidati in possesso di qualifiche più tecniche. 

Nel 2025, anno in cui si prevede il picco di avanzamento dei progetti del Pnrr, si stima un contingente di assunzioni pari a 71mila unità, corrispondente al 6,5 per cento dei dipendenti e al 4 per cento degli occupati totali nel settore delle costruzioni riferito all’anno 2019, periodo prima della pandemia di Covid. 

Lavoro, assunzioni operai costruzioni per interventi Pnrr: ecco quanti ne servono e dove

C’è l’effetto sulle assunzioni di operai nel settore delle costruzioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) secondo quanto prevede la Banca d’Italia sul suo paper. Le nuove assunzioni con il Pnrr riguardano gli operai, sia semplici che specializzati, destinatari di formazione specifica. Nel 2023 ne serviranno 62.000 in più, come anche negli anni successivi fino al 2026. Tranne che nel 2025, anno atteso di picco del settore nel quale le assunzioni dovrebbero essere 9.000 in più, per un totale di 71.000. 

L’impatto maggiore del nuovo contingente di operai del settore delle costruzione si avrà nelle regioni del Mezzogiorno. Nelle sue stime, la Banca d’Italia prevede che in Sicilia l’incremento dell’occupazione sarà del 13,6 per cento rispetto al periodo precedente il Covid (2019), in Calabria il 13,2 per cento in più e in Basilicata il 10,6 per cento. In termini assoluti, cioè per numero di assunzioni di operai nel settore delle costruzioni, il livello più alto sarà raggiunto dalla Campania, le cui imprese procederanno a 9.133 nuove immissioni di media per ciascun anno. 

In tutto, il comparto delle costruzioni coprirà interventi del Pnrr pari a 43,5 miliardi di euro. Circa la metà delle opere si concentrerà in 5 regioni: la Puglia, il Lazio, la Lombardia, la Sicilia e la Campania. 

Lavoro, assunzioni operai costruzioni: quale specializzazione è richiesta 

I dati esposti dalla Banca d’Italia sulle nuove assunzioni delle imprese di costruzione per il periodo di esecuzione dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), hanno quale condizione basilare che le nuove leve lavorative provengano da chi sia specializzato, rispetto agli operai più generici. Il rapporto dovrebbe essere di 70 operai specializzati ogni 100 assunzioni. Professionisti particolarmente specializzati potrebbero essere richiesti dalle imprese della Liguria, dell’Abruzzo e delle Marche. In queste regioni, infatti, il Pnrr prevede la realizzazione di opere di alta ingegneria civile: si lavorerà soprattutto sulla rete ferroviaria e sullo sviluppo dei sistemi portuali. 

Operai non specializzati e formazione 

Il 55,3% (24 miliardi di euro) degli interventi riguarderà lavori di costruzione specializzati, il 36,7% opere di ingegneria civile (15,9 miliardi) e l’8,1% opere di ingegneria edile (3,6 miliardi). Secondo le stime della Banca d’Italia, inoltre, le imprese – nei momenti di picchi del lavoro – potrebbero far ricorso anche a manodopera proveniente dall’estero, soprattutto per coprire il gap formativo degli operai.

A tal proposito, l’Istituto di Via Nazionale stima che i territori italiani (regioni) dove potrebbe arrivare in maniera più consistente manodopera dall’estero, potrebbero essere quelli che pagano anni di inoccupazione e di mancata specializzazione nelle competenze tecniche richieste dalle imprese per portare a termine i lavori. Da questo punto di vista, potrebbero risultare indispensabili percorsi di formazioni mirati a far acquisire agli operai le competenze operative maggiormente richieste e più velocemente assimilabili.