C’è un nuovo piano per salvare l‘orsa Jj4, oggetto di diverse ordinanze di abbattimento in seguito alla morte del runner Andrea Papi: potrebbe presto trovare una nuova casa nel Libearty Sanctuary di Zarnesti, in Romania. Il santuario, gestito dall’associazione Millions of Friends e membro di Oipa International, è considerato il più grande al mondo per gli orsi. La decisione definitiva sul destino dell’animale è attualmente in sospeso, in attesa della decisione del Tar sull’ordinanza di abbattimento. Tuttavia, secondo le ultime notizie, sembra che il trasferimento nel santuario romeno sia una possibilità concreta.

Il piano per salvare Jj4: il santuario di Zarnesti in Romania sarà la nuova casa dell’orsa

Rainer Schneider, veterinario e direttore sanitario del Cras “Stella del Nord” della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha visitato il santuario per verificare le sue condizioni e ha confermato la qualità della struttura e la sicurezza per gli animali. Secondo Schneider, il santuario si estende su un’area di 80.000 metri quadrati e ospita 120 orsi, salvati da una vita di abusi e cattività. La struttura è progettata in modo tale da non disturbare gli animali, consentendo solo il 30% degli spazi visitabili su prenotazione.

Il santuario di Zarnesti è diviso in diverse aree, tra cui una riservata agli orsi giovani, una per gli orsi più anziani e un’ampia zona principale in cui la maggior parte degli orsi convive pacificamente. Ogni recinto è monitorato costantemente tramite telecamere e delimitato da doppia elettrificazione interna ed esterna. Gli orsi possono godere di piscine per rinfrescarsi e giocare, mentre la loro dieta è principalmente a base di frutta. Inoltre, i maschi sono sterilizzati per evitare conflitti durante la stagione degli amori. Durante la visita, il veterinario non ha osservato episodi di aggressività o comportamenti stereotipati da parte degli orsi.

La proposta di trasferire l’orsa Jj4 nel santuario di Zarnesti è stata presentata da diverse associazioni animaliste, tra cui Oipa, Enpa e Leidaa. Se l’accordo dovesse essere raggiunto, l’orsa sarebbe collocata inizialmente in un’area di ambientamento e successivamente rilasciata nella zona principale del santuario. Il trasporto fisico sarebbe gestito da un camion attrezzato fornito dal santuario romeno.

Le preoccupazioni di Brambilla

Tuttavia, alcune preoccupazioni sono state sollevate riguardo ai trasferimenti di orsi all’estero. L’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente, ha sottolineato che alcuni orsi del Trentino inviati all’estero non vivono in condizioni ottimali. Ha espresso la preferenza affinché gli orsi rimangano nel loro luogo di origine, sotto il controllo di esperti locali e protetti dalle leggi e dalle norme internazionali rispettate dall’Italia. Nonostante ciò, il santuario romeno sembra offrire condizioni adeguate di benessere e sicurezza per l’orsa Jj4, se il trasferimento dovesse essere l’unica soluzione possibile.

Inoltre, l’idea di creare un santuario simile anche in Italia è stata menzionata durante la visita di Schneider. Le tre associazioni animaliste stanno valutando la possibilità di realizzare un’oasi-rifugio per orsi problematici nella provincia di Trento, con il supporto di imprenditori interessati a investire nel progetto. In questo modo, si potrebbe beneficiare dell’esperienza del santuario di Zarnesti e della consulenza dei suoi gestori per garantire condizioni ottimali di vita per gli orsi locali.