La Ong Open Arms ha soccorso una barca di legno alla deriva in acque internazionali con a bordo 117 migranti, di cui 31 minori e un bambino di 4 anni.
Open Arms, soccorsi 117 migranti: “Compiuta la nostra missione, proteggere la vita”
Ennesimo salvataggio in mare compiuto dalla Ong Open Arms.
Una nave dell’organizzazione non governativa spagnola ha, infatti, prestato soccorso a un’imbarcazione di legno che vagava alla deriva in acque internazionali. 117 i migranti a bordo, tra le quali 25 sono donne e 31 sono minorenni, di cui un bimbo di appena 4 anni.
Inizialmente, gli operatori della Ong avevano contato 92 persone a bordo della barca. Le altre, infatti, erano stipate sottocoperta e, dunque, non visibili dall’esterno.
Le nazionalità dei migranti sono:
- Sudan
- Eritrea
- Libia
Comunicando l’avvenuto salvataggio attraverso i propri canali social, Open Arms ha sottolineato come la ricerca della barca sia andata avanti per diverse ore e che, in caso di naufragio, nessuna delle persone a bordo sarebbe sopravvissuta.
#UPDATE #OpenArms
— Open Arms (@openarms_fund) June 17, 2023
Son 117 personas rescatadas, entre ellas 25 mujeres, 31 menores, y un niño de 3 años.
Bajo la cubierta se hacinaban muchas personas más que no eran visibles desde el exterior. En caso de naufragio, no hubieran sobrevivido. #Cadavidacuenta #Duelouniversal… https://t.co/vlsd9Fz4B2
Il fondatore della Ong, Oscar Camps, sul suo profilo Twitter, ha ribadito l’importanza della missione sua e di Open Arms:
“Queste persone vivranno! Il nostro impegno a proteggere la vita in mare, più forte che mai”.
Buenos días,
— Oscar Camps (@campsoscar) June 17, 2023
El #OpenArms localiza una barca de madera en aguas internacionales, después de varias horas de búsqueda. Procedemos a rescatar a unas 75 personas, 25 mujeres y un niño de 3 años entre ellas. ¡Estas personas sí vivirán!
Nuestro compromiso para proteger la vida en el… pic.twitter.com/yZnRb3vips
Open Arms e altre Ong proclamano il “lutto universale” per il naufragio in Grecia
La missione di salvataggio arriva a solo pochi giorni dalla tragedia avvenuta nel Mar Ionio.
Mentre proseguono le indagini, con gli arresti di 9 presunti scafisti, Open Arms e altre organizzazioni non governative – tra cui Sea-Watch, Medici Senza Frontiere, Emergency, Mediterranea Saving Humans, ResQ e Sos Mediterranee – hanno duramente preso posizione sull’accaduto, proclamando il lutto universale.
La tragedia avvenuta pochi giorni fa a poche miglia dalla Grecia è una delle più gravi della storia recente delle migrazioni.
— Open Arms IT (@openarms_it) June 16, 2023
Per noi questi sono giorni di #luttouniversale.
Mettiamo a lutto i nostri profili e vi invitiamo a fare lo stesso.
Lo facciamo per chiedere una… pic.twitter.com/dq1NRaXgPn
Nel post pubblicato sul profilo Twitter di Sea-Watch si punta il dito direttamente contro l’Europa che “alza le barriere”, mentre “il Mar Mediterraneo sta diventando una fossa comune”.
La Ong chiede, dunque, espressamente l’istituzione di una “missione europea di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo”, opinione condivisa anche dalla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, che da tempo parla di una ‘Mare Nostrum’ europea.
The shipwreck that occurred two days ago a few miles from Greece is one of the most serious in recent migration history. These are days of #universal mourning & collective rage. The Mediterranean is becoming a mass grave. Meanwhile, Fortress Europe is raising the barriers. pic.twitter.com/V9PnJMK7xX
— Sea-Watch International (@seawatch_intl) June 16, 2023