Un bambino di soli 3 anni è stato dimenticato per 8 ore sullo scuolabus in provincia di Teramo. Il piccolo sta bene ma è apparso disidratato al suo ritrovamento.

La spiacevole disavventura è accaduta Giovedì 15 Giugno 2023 nel piccolo comune di Campli, ad una manciata di chilometri da Teramo. Solo il caso ha voluto che la vicenda non si trasformasse in una tragedia.

Il bambino infatti è rimasto da solo per ore, legato con l’apposita cintura di sicurezza, all’interno dello scuolabus su cui viaggiava per essere portato a scuola. In quella giornata pioveva. Se fosse rimasto tutto quel tempo tra le lamiere del pullman sotto il sole cocente probabilmente non sarebbe sopravvissuto.

La notizia è stata divulgata dalla zia del bambino, attraverso un post su Facebook. La donna è apparsa molto indignata dalla vicenda che avrebbe potuto causare la morte del nipote e ha sottolineato la negligenza del personale impegnato nel trasporto degli scolari.  

Inoltre chi ha affidato il piccolo alla propria famiglia si è limitato a presentare delle scuse stringate per l’accaduto, implorando che non denunciassero la terribile vicenda alle autorità.

“Mio nipote è ancora vivo, anche se disidratato e con evidenti lividi sul corpo causati dalla cintura del seggiolino, a cui è rimasto legato durante tutto quel tempo. “Alle 16 l’assistente e l’autista dello scuolabus hanno riportato mio nipote di 3 anni a sua madre dicendo: “Signora, ci scusi, abbiamo dimenticato vostro figlio per 8 ore all’interno dello scuolabus”. Ciò è accaduto perché l’assistente non ha controllato. Non si rendono conto che un bambino può addormentarsi? Le uniche parole che sono riusciti a dire sono state: “Non ci denunciate…”. Denunciarli è il minimo […]. Non voglio nemmeno immaginare in che condizioni fosse.”

Teramo bambino di 3 anni dimenticato sullo scuolabus: la ricostruzione della vicenda

Il bambino normalmente viene fatto sedere su uno speciale seggiolino posizionato in fondo allo scuolabus poiché è il più piccolo del gruppo di scolari. Il piccolo ha poi bisogno dell’aiuto dell’autista o dell’assistente comunale per slegarsi dalla cintura di sicurezza e scendere dal mezzo.

Quel giorno probabilmente il personale impiegato nel trasporto degli scolari ha per la fretta dimenticato il bambino nelle retrovie del pullman. Hanno dunque parcheggiato il mezzo davanti alla casa dell’autista, nelle immediate vicinanze della struttura scolastica. Il bambino è perciò rimasto intrappolato all’interno, legato dalla cintura e chiuso comunque a chiave dentro lo scuolabus.

Otto lunghe ed interminabili ore. Poi l’autista ha ripreso l’autobus per recarsi a scuola e accompagnare gli alunni alle proprie case dopo l’orario di lezione. Qui la drammatica scoperta. Il bambino era ormai esausto, disidratato e provato dalla spiacevole dimenticanza.

La zia ha poi descritto che i due dipendenti comunali non hanno chiamato il 118 per la dovuta assistenza medica. Secondo la donna, avrebbero cercato di sorvolare sull’accaduto continuando il loro servizio di accompagnamento degli scolari. Solo quando hanno percepito che il piccolo ormai non aveva più le forze e stava per svenire hanno dovuto raccontare quanto successo alla famiglia.

I genitori hanno presentato denuncia

Estremamente sconvolte, zia e madre del bambino allora accompagnato personalmente il piccolo in ospedale per gli accertamenti.

L’équipe medica ha effettuato ogni analisi e ha riscontrato che il bambino fosse completamente disidratato. Gli esami ematici hanno poi rivelato una concentrazione troppo elevata di globuli bianchi. In pochi giorni il quadro potrà tranquillamente migliorare. Desta però molta più preoccupazione il trauma psicologico subito.

Il bambino, nelle ore successive a quanto accaduto, a malapena è riuscito a ingerire i liquidi e non riesce a mangiare. Per la completa ripresa, i medici hanno consigliato il sostegno di uno specialista in psicologia pediatrica.

I genitori del piccolo hanno deciso di presentare una denuncia, attraverso il loro avvocato, Michele Di Giuseppe.

Sono dunque iniziate le indagini da parte dei Carabinieri della locale stazione e della compagnia di Alba Adriatica per verificare ogni dettaglio della vicenda.

In attesa delle dovute conferme sulla responsabilità dell’accaduto, il sindaco Federico Agostinelli ha sospeso temporaneamente l’assistente dello scuolabus. Nessun provvedimento invece è stato mosso nei confronti dell’autista.