Zlatan Ibrahimovic ha concluso la stagione salutando il Milan, complice l’imminente scadenza di contratto fissata al 30 giugno, con un discorso commovente a centrocampo. Ma l’attaccante svedese non lascia Milano, lascia il calcio, nonostante qualche offerta faraonica arrivata da lidi lontani o la possibilità di giocare ancora in club minori, magari facendo scelte romantiche. Qualche giorno per metabolizzare e adesso il post social in cui Ibra ripercorre rapidamente tutte le maglie indossate e le identifica con i vari momenti della sua vita. A 41 anni compiuti, Zlatan dice addio al calcio giocato.
Ibrahimovic sui social dice addio al calcio
Zlatan Ibrahimovic ha salutato il calcio giocato. Lo ha fatto in occasione dell’ultima giornata di campionato quando al termine della sfida tra Milan e Verona, a San Siro, è entrato in campo e ha preso la parola davanti a un Meazza gremito annunciando la scelta fatta. Uno stadio intero per lui, tutti con le lacrime agli occhi. Perché Ibra per i tifosi, e soprattutto per quelli milanisti, non è e non potrà mai essere come gli altri. Ed era commosso anche lui, probabilmente così teso non lo avevamo visto mai. Ironico si, anche nella conferenza stampa successiva, ma provato. Perché per quanto banale possa sembrare, dopo tanti anni di carriera, di successi, di vittorie ma anche di delusioni che hanno lasciato il segno, rendersi conto di doversi fermare non è una cosa facile da accettare.
Ma l’attaccante svedese lo ha dovuto fare per forza. Nel corso dell’anno che si è appena concluso, all’età di 41 anni suonati, il fisico gli ha lanciato un messaggio chiaro e anche per questo ha deciso di dire basta. Troppi infortuni che lo hanno tenuto lontano dal campo e tempi di recupero più lunghi del previsto che hanno costretto Zlatan a seguire il resto della squadra più dalla tribuna che al fianco dei compagni. Eppure il suo apporto si è fatto sentire anche quando non era in campo. Dal suo ritorno al Milan, ha cambiato la mentalità dei tanti giovani talenti su cui la società rossonera aveva deciso di puntare. Perché il carisma di Ibra, raccontano i compagni, è sempre stato contagioso e con la sua esperienza ha fatto maturare anche ragazzi alla prima esperienza importante, tanto da riuscire a vincere uno scudetto la scorsa stagione.
Il post social
Ibra non ha ancora deciso dove lo porterà il futuro e quale sarà il suo ruolo nel mondo del calcio. La prima cosa da fare adesso è fermarsi a riflettere e riprendere fiato. La vita di Zlatan è pronta a cambiare radicalmente ancora una volta. Ma dopo un primo scossone, successivo al discorso a centrocampo al termine di Milan-Verona, il campione svedese oggi ha voluto postare un messaggio d’addio sui suoi profili social. Una sorta di lettera, dedicata a sé stesso, in cui ripercorre una carriera straordinaria e le tante maglie vestite.
“È iniziato con un sogno. Un sogno che si è trasformato da impossibile a possibile. Sono nato a Malmo. Cresciuto ad Amsterdam. Diventato più saggio a Torino. Sono diventato un leone a Barcellona. Cresciuto a Milano, poi ho avuto nuove prospettive a Parigi. Ho guadagnato resistenza a Manchester e mi sono divertito a Los Angeles. E poi finalmente ho trovato pace nella mia nuova patria, Milano. E l’eredità che spero di lasciarmi alle spalle sono tutti i nuovi Zlatan fatti da me. Tutti quelli che hanno il cuore di un leone. Tutti quelli che hanno il fuoco ardente negli occhi. Tutti quelli che capiscono veramente che l’impossibile non è niente. Grazie di tutto” scrive Ibrahimovic che poi dedica un ultimo pensiero al suo agente storico, Mino Raiola, scomparso il 30 aprile dello scorso anno: “Mino, ce l’abbiamo fatta! La corsa è finita. È stato un viaggio fantastico. Mi manchi”.