Una panchina in cerca di autore a Frosinone. Fabio Grosso ha deciso di interrompere il rapporto con il club ciociaro dopo aver vinto il campionato di Serie B, ha comunicato la sua decisione con un sms lo scorso 14 giugno al Presidente Stirpe che ora dovrà cercare un sostituto. Il candidato principale sembra essere Eusebio Di Francesco che incontra il Frosinone nelle prossime ore, l’ex allenatore della Roma vuole rimettersi in gioco dopo due anni di assenza con l’esonero all’Hellas Verona il 14 settembre 2021. La proprietà non ha fretta di chiudere, si è data come scadenza la prossima settimana in modo da cominciare a pianificare la strategia per il mercato.
Un addio comunicato con un sms
E’ amareggiato il Presidente Maurizio Stirpe, sperava di poter proseguire insieme a Fabio Grosso il percorso iniziato nel 2021 e culminato con il raggiungimento della Serie A, terza volta nella storia per il club ciociaro. Toccherà quindi al Direttore dell’Area Tecnica Guido Angelozzi individuare il nuovo profilo della panchina, nelle prossime è fissato un appuntamento con Eusebio Di Francesco che al momento è in pole position per ereditare la panchina del Campione del Mondo 2006.
Dopo aver illustrato i programmi societari lo scorso 20 maggio, avevo dato tempo fino al 9 giugno per all’allenatore di prendere la sua decisione. Grosso non mi ha risposto entro il 9, ma il 14 sera mi ha inviato un SMS molto cortese, garbato, in cui ha ripercorso la bella esperienza che abbiamo avuto in questi anni. Mi ha comunicato, però, di non sentirsi pronto a continuare il rapporto da allenatore, senza approfondire sui motivi che, tra l’altro, non voglio nemmeno sapere.
Di lui dobbiamo ricordare i risultati raggiunti e la valorizzazione di tanti giocatori, che nessuno ha mai fatto in questo modo nella storia del Frosinone. Avrà avuto le sue ragioni per questa decisione, non c’è alcun elemento ne di polemica ne di recriminazione, ma è soltanto il frutto di un percorso che ho innescato io chiedendo di rimanere soltanto a chi se la sentisse.
Non ho avuto modo di parlare con Grosso successivamente. Il perché della decisione di Grosso? Bisogna chiederlo a lui. Noi con chiarezza abbiamo detto quello che siamo e quello che possiamo fare. Non so se sia tanto o poco, ma giustamente la persona che deve prendere una decisione ha tutti gli elementi per farlo. Se ha scelto di non rimanere, evidentemente è perché ha delle riserve o ha fatto altre considerazioni.
Non bisogna sempre avere un retro pensiero, credo che le persone siano libere, e se si ha rispetto per il lavoro che hanno fatto, bisogna metterle nella condizione di poter scegliere. Ogni tanto parlavamo di calcio, ma non avevamo una confidenza importante come ho avuto con altri allenatori, anche perché l’organizzazione negli ultimi due anni è stata perfetta. La società sta diventando sempre più “spersonalizzata” dal proprietario, e più si accentua questo movimento, più significa che tutto funziona al meglio. La modalità dell’ SMS, che può sembrare irrituale, potrebbe far parte anche del carattere di una persona. Frosinone è e rimarrà la casa di Grosso.
Fino agli ultimi giorni speravamo che il nostro allenatore fosse ancora Fabio Grosso ma bisogna avere rispetto di questa decisione. Non sono due o tre giorni di ritardo ad influire sul futuro societario, e non c’è alcun tipo di risentimento da parte della società. Le idee ci sono, verranno sondati degli allenatori che erano già in una lista ideale del nostro direttore. In breve tempo si riuscirà ad individuare la persona giusta, ma senza avere troppa fretta. Ad oggi, non sono in grado di aggiungere altro, non ho segreti
Una volta scelta la guida tecnica si passerà alla programmazione del calciomercato per il Frosinone che però sarà in linea con le esigenze di bilancio. Maurizio Stirpe annuncia di non stravolgere la filosofia del club di puntare sui giovani che saranno aiutati da qualche elemento di esperienza che conosce la categoria. Tutto rispettando i paletti economici fissati da tempo senza vivere il prossimo campionato con l’ansia della possibile retrocessione.
La filosofia non cambia rispetto a quella dello scorso anno. Ci saranno alcuni elementi di esperienza che serviranno nei momenti difficili per infondere serenità all’ambiente, ma la filosofia dei giovani non credo che la cambieremo più. Vogliamo mettere in campo una delle squadre più giovani del campionato
Spesso sento dire di questa necessità, senza però rendersi conto di cosa voglia dire raggiungere questo tipo di obiettivi. La strada per poter rimanere in Serie A passa attraverso dei percorsi obbligati, e noi dobbiamo fare delle scelte ponderate e adeguate. Non so se è più facile salire nella massima serie o rimanerci. Anche quest’anno doveva essere un campionato complesso, definito una Serie A2, ma noi siamo stati in grado di vincere con tre giornate d’anticipo.