Volodymyr Zelensky torna a parlare di controffensiva in un’intervista all’emittente americana Nbc e apre le porte di un possibile successo in guerra. Secondo il presidente ucraino, infatti, se “la Russia perde questa campagna contro l’Ucraina in realtà perde la guerra“.

Il leader ucraino ostenta una certa fiducia, anche per le notizie “generalmente positive” provenienti dal fronte. Tuttavia una svolta in tempi brevi “è molto difficile” anche per via, sottolinea Zelensky, della lenta fornitura di nuove armi occidentali. Un rallentamento che sta agevolando lo sforzo difensivo della Russia.

Nel frattempo, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg apre alla presenza dell’Ucraina al prossimo Consiglio delle Nazioni Unite. Nell’imminente Consiglio Nato-Ucraina, secondo Stoltenberg, Kiev “siederà alla pari con gli alleati”.

La nostra ambizione è avere la prima riunione del Consiglio al summit di Vilnius con il presidente Volodymyr Zelensky.

Zelensky parla del successo della controffensiva: “Liberare l’Ucraina è missione sacra”

Il capo di Kiev, oggi apostrofato da Putin come “la vergogna del popolo ebraico“, è tornato sulla questione della controffensiva in un messaggio su Telegram. Zelensky ricorda la missione “difficile, pericolosa, ma senza esagerare, sacra” degli ucraini.

Liberare la nostra terra natale ucraina dagli invasori russi, liberare ogni città e villaggio, compiere passi estremamente difficili, estremamente pericolosi ed estremamente cruciali nella nostra vita. Voglio augurarvi che tutti questi passi abbiano successo per voi e per la nostra Ucraina.

Sono in arrivo, intanto, nuovi aiuti al Paese invaso: lo conferma il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis. Intervenendo dal Lussemburgo, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri dell’Economia, Dombrovskis sottolinea come la prossima settimana “verrà fatto un versamento per altri 1,5 miliardi” dall’Unione Europea all’Ucraina.

Dall’inizio dell’anno, ricorda, “abbiamo già versato 7,5 miliardi” all’Ucraina. Dai conti pubblici di Kiev, in fin dei conti, emerge come il conflitto stia costando tra i 3 e i 4 miliardi di euro al mese.

L’Ue diventerà così il donatore principale all’Ucraina nel 2023. Siamo pronti a dare all’Ucraina un aiuto finanziario sostenibile e prevedibile anche oltre il 2023.