Nuovi sviluppi sul caso della talpa del Pentagono, responsabile di aver diffuso documenti riservati Usa: un gran giurì federale ha incriminato Jack Teixeira. Il ragazzo, 21 anni, è accusato di aver volontariamente trattenuto e diffuso informazioni riservate relative alla difesa nazionale.

Dopo essersi arruolato nel 2019, Teixeira lavorava come tecnico informatico in una base riservista dell’Aeronautica militare nel Massachusetts. Secondo le accuse, da fine del 2022 avrebbe iniziato a postare sul web informazioni riservate. Per farlo si sarebbe avvalso di Discord, piattaforma di messaggistica molto popolare soprattutto tra i gamer. Tra le informazioni rientravano anche analisi relative alla guerra in Ucraina.

Gran giurì Usa incrimina la talpa del Pentagono: “Chi ha accesso a informazioni riservate ha l’obbligo di salvaguardarle”

Teixeira era finito in manette lo scorso 13 aprile. Da qualche mese si trova sotto la custodia federale. Come se il rischio che condividesse altri dati sensibili con Paesi esteri non bastasse, l’accusa ha presentato le prove che il giovane avesse potenzialmente accesso a un arsenale di armi. Sulla vicenda si è espresso Joshua S. Levy, il procuratore del Massachusetts.

La rimozione non autorizzata, il mantenimento e la trasmissione di informazioni riservate mette a rischio la sicurezza del nostro Paese. Coloro a cui è garantito l’accesso a informazioni riservate hanno l’obbligo di salvaguardarle per la sicurezza degli Stati Uniti, dei nostri militari, dei nostri cittadini e dei nostri alleati.

In conclusione Levy ha ribadito l’impegno degli Usa ad “assicurare che tutti coloro che custodiscono informazioni sensibili di sicurezza nazionale aderiscano alla legge”.

Sulla questione era intervenuto anche il segretario di Stato americano Anthony Blinken, scusandosi con l’Ucraina e tutto il mondo.

Siamo molto dispiaciuti che documenti riservati siano stati resi pubblici. Noi prendiamo molto sul serio il dovere di proteggere le informazioni. Penso che sia giusto dire che gli ucraini, così come molti altri Paesi nel mondo, abbiano tratto beneficio delle informazioni che gli Stati Uniti sono stati in grado di sviluppare e fornire, per sostenere e proteggere la loro sicurezza così come la nostra.