Un progetto ambizioso che sta per diventare realtà. Al momento manca ancora l’ufficialità, ma dopo la Juventus, che ormai da anni ha istituito la sua seconda squadra, anche l’Atalanta è pronta a lanciare la sua formazione Under 23. La società bergamasca è alla finestra, sta soltanto aspettando di capire quale sarà il club che non riuscirà ad iscriversi alla prossima Serie C. Quasi certamente andrà ad occupare il posto lasciato libero dal Pordenone e inizierà così a tutti gli effetti questa nuova esperienza nel calcio professionistico.

Atalanta Under 23

Spagna, Portogallo, Germania. Fuori dall’Italia le seconde squadre sono una costante e rappresentano una garanzia. Il modo migliore per formare talenti in casa, dando ai giovani la possibilità di misurarsi con un calcio più interessante, intenso e competitivo rispetto a quelli di Primavera. È in questa direzione che la FIGC, già qualche anno fa, aveva aperto alla possibilità di istituire una seconda squadra anche per le società italiane. Occasione però colta soltanto dalla Juventus che, già nel 2018, aveva iscritto la sua Under 23 al campionato di Serie C. Qualche difficoltà all’inizio e risultati via via migliori una stagione dopo l’altra. Un esperimento, quello della Next Gen, che ai bianconeri ha già regalato giocatori da inserire in rosa o da scambiare sul mercato.

Ma dopo la Juventus, ora anche l’Atalanta è pronta ad iscrivere al prossimo campionato di Serie C la sua squadra Under 23. La Dea occuperà uno dei posti liberi che saranno lasciati dalle squadre che non si iscriveranno. Tante le società a rischio, su tutte il Pordenone che avrebbe rinunciato al professionismo. La squadra neroverde ha chiuso al secondo posto nel girone A di questa stagione, alle spalle della Feralpi Salò ed è stata eliminata dal Lecco ai playoff. Ora però deve far fronte a problemi economici che ne segneranno il destino. La società ha presentato al tribunale un piano di rientro debitorio che verrà discusso in un’udienza fissata per il 20 giugno ma pare aver già deciso di voler ripartire dai dilettanti.

Le squadre Under 23

L’Atalanta Under 23 sarebbe quindi in pole per prendere il posto del Pordenone, come detto, perchè una seconda squadra di A è in testa nelle graduatorie stabilite dal consiglio di Lega per un possibile ripescaggio. La società nerazzurra ha tutte le carte in regola per potersi iscrivere al campionato ma dovrà prima capire se sarà ripescato o meno il Brescia di Cellino. In attesa di capire cosa accadrà, la Dea è già al lavoro e nonostante ancora non ci sia l’ufficialità la società avrebbe già scelto l’allenatore della squadra B. Si tratta di Francesco Modesto, un profilo esperto che conosce bene la categoria avendo già guidato, tra le altre, Cesena, Crotone e Vicenza. Il club ha già inoltre reso noto da tempo, tra l’altro, che le proprie partite casalinghe per l’esordio in Serie C e per tutto il campionato, sarebbero disputate nello stadio di Caravaggio.  

I nerazzurri dunque sono pronti ad iscrivere la sua squadra Next Gen al campionato professionistico. Per farlo dovranno rispettare limiti sia d’età anagrafica sia in ambito strettamente sportivo-societario e non potranno partecipare alla Coppa Italia Serie A, mentre parteciperanno alla Coppa Italia Serie C. La squadra bergamasca, che sin dall’inizio aveva dimostrato interesse su questa possibilità introdotta nel 2018 dalla FIGC, è adesso pronta a seguire l’esperimento già fatto dalla Juventus. L’Atalanta Under 23 intanto si prepara all’esordio e nel frattempo anche Sassuolo e Milan sembrano aver preso in seria considerazione questa possibilità. Le difficoltà economiche di tanti club di C sono evidenti e l’eventualità di inserire le seconde squadre rischia di diventare una necessità per il calcio italiano.