Con la stagione calcistica conclusasi da poco, per molte squadre è arrivato il momento di tirare le somme sull’annata appena terminata. Nonostante il Milan non sia riuscito a difendere il titolo di campione d’Italia, può consolarsi con la qualificazione in Champions League e la possibilità di aver migliorato il proprio percorso europeo, raggiungendo le semifinali. Nelle ultime tre annate, in generale, il Milan ha vissuto una netta crescita in ambito sportivo, arrivando sempre tra i primi posti in classifica e vincendo anche uno Scudetto. Questi miglioramenti, però, non sono riscontrabili sul campo, ma anche tra i dati del club, come testimoniato dal premio concesso da Forbes al Milan.
Milan, Forbes premia i rossoneri: crescita del 129%
Tra i segreti della crescita del Milan c’è stato sicuramente il lavoro portato avanti dalla nuova proprietà rossonera, in sinergia con Ricky Massara e Paolo Maldini – che ha da poco detto addio al club. In particolare, sono stati gli investimenti su giovani talenti già cresciuti molto, come Leao, Theo Hernandez e Maignan a far registrare l’aumento nelle prospettive economiche. Quest’operato ha riscontrato gli apprezzamenti dall’estero. In particolare oltreoceano. La rivista Forbes, infatti, ha svolto un’indagine sui club di calcio, NBA, NHL, NFL, MLS, premiando con lodi il Milan.
La Gazzetta dello Sport riporta che i meriti del club rossonero risiedono nella crescita del brand, che ha avuto un miglioramento del 129%. Un po’ come successo con la Roma, sono stati gli ultimi cinque anni del Milan a portare a questo sviluppo impressionante. Lo studio condotto dalla rivista Forbes ha calcolato che il club rossonero è tra i 27 club che hanno almeno raddoppiato il valore in 5 anni. Quello del Milan ammonta a 1.28 miliardi di euro.
Scaroni parla dell’addio di Maldini
Mentre il Milan registra la crescita del brand negli ultimi 5 anni, c’è chi saluta il club. È Paolo Maldini, che nelle scorse settimane ha lasciato la dirigenza dei rossoneri. Ne ha parlato così Paolo Scaroni, presidente del Milan: “Tutti noi, e io in particolare, abbiamo sempre mantenuto rapporti ottimi con Paolo Maldini. Lui è un gentiluomo, una persona attaccata al Milan e che qui ha fatto benissimo. Noi però vogliamo seguire un modello un po’ innovativo, almeno per l’Italia, di gestione del club, che ci porta a trattare tutte le nostre attività come collegiali. Qui si lavora di squadra. Questo è un modello d’organizzazione che al nostro azionista piace particolarmente. Ricordiamo che lui ha vinto in altri sport, quindi quando dice qualcosa prestiamo grande attenzione e la seguiamo. In questa organizzazione era come se Paolo si sentisse a disagio. Quando è così, è meglio separarsi“.