C’è molto fermento di recente attorno al mondo delle criptovalute, non per la loro volatilità o le loro movimentazioni, quanto per aspetti fiscali con cui i possessori di criptoattività devono fare letteralmente i conti. La recente comunicazione dell’Agenzia delle Entrate (ADE) ha avviato la consultazione pubblica sull’argomento della fiscalità e delle tasse sulle criptovalute nel 2023. Fino al 30 giugno 2023, gli stakeholder possono inviare osservazioni e proposte di modifica o integrazione alla bozza di documento di prassi disponibile sul sito dell’Agenzia.

Tasse criptovalute 2023: il comunicato dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate, attraverso un comunicato del 15 giugno 2023, ha reso noto che l’obiettivo della consultazione è la valutazione dei contributi trasmessi, con l’obiettivo di eventualmente incorporarli nella versione definitiva della circolare. Il processo di consultazione si concretizza attraverso l’invio di osservazioni al seguente indirizzo e-mail: [email protected]. Per facilitare la gestione dei contributi, l’Agenzia delle Entrate invita a seguire uno schema ben definito, che andiamo a riepilogare qui sotto:

  • Indicazione del tema;
  • Paragrafo della circolare;
  • Osservazione;
  • Contributo;
  • Finalità.

Nel documento di prassi, composto da 100 pagine, sono esplicitate le linee guida sul quadro normativo di riferimento a livello europeo, il regime fiscale precedente le modifiche apportate dalla Legge n. 197/2022 e le nuove norme applicabili dal 1° gennaio 2023 relative alle plusvalenze e ad altri redditi derivanti dal rimborso o dalla cessione a titolo oneroso, scambio o possesso di criptoattività.

Cosa è cambiato con la Legge di Bilancio 2023

La Legge di Bilancio del 2023 ha introdotto una nuova categoria di redditi, che sono definiti come una rappresentazione digitale di valore o diritti, trasferibili e stoccabili elettronicamente, utilizzando tecnologie come il Distributed Ledger Technology (DLT). Questa categoria di redditi è applicabile a tutti i proventi derivanti dal possesso, rimborso e trasferimento di valori e diritti, attraverso la DLT.

Nella nuova normativa fiscale, i proventi e le plusvalenze derivanti da operazioni relative a criptoattività sono tassati come redditi diversi. Questa imposizione è applicabile a persone fisiche, enti non commerciali, società semplici ed equiparate e soggetti non residenti senza stabile organizzazione nel territorio italiano, quando il reddito si considera prodotto in Italia. La tassazione avviene con l’aliquota del 26%, la stessa applicabile alle attività finanziarie.

Prorogato il versamento dell’imposta sostitutiva: la scadenza slitta di 3 mesi

La Legge di Bilancio 2023 ha inoltre previsto la possibilità di rideterminare il costo o il valore d’acquisto di criptoattività possedute alla data del 1° gennaio 2023, a patto che il valore sia soggetto a una imposta sostitutiva del 14%, da versare interamente o tramite la prima rata entro il 30 settembre 2023, non più il 30 giugno 2023, come indicato da un comunicato del Ministero dell’Economia e delle Finanze e come abbiamo già scritto in questo articolo.

Tasse criptovalute 2023: cosa succede alle criptoattività non dichiarate

Per quanto riguarda le criptoattività possedute in passato e non dichiarate nel quadro RW o che non hanno generato redditi dichiarati, è prevista una regolarizzazione, con il pagamento di una imposta sostitutiva del 3,5% del valore delle criptoattività detenute a fine anno o al momento del realizzo, più una somma ulteriore dello 0,5% per ogni anno di detenzione, a titolo di sanzioni e interessi.

Infine, la legge ha stabilito una specifica disciplina riguardante l’imposta di bollo sui rapporti che coinvolgono criptoattività, fissata al 2 per mille annui del relativo valore, nonché l’imposta sul valore delle criptoattività detenute da tutti i soggetti residenti in Italia.

La bozza della circolare conclude con un glossario che definisce i termini utilizzati nel testo, facilitando la comprensione di un argomento tanto complesso e attuale come la fiscalità generale e la tassazione delle criptoattività.