Da Odessa, nell’Ucraina meridionale, si vedono i tetti delle case di Kherson galleggiare nel Mar Nero insieme ad una gran quantità di detriti. È l’effetto devastante delle acque della diga Nova Kakhovka, la cui potenza ha travolto diversi abitati portando con sé pezzi di vita quotidiana ora riversati nel mare.

A dare l’allarme è il video pubblicato su Facebook da Vladyslav Balinskyi, capo dell’organizzazione ambientalista Zeleniy list (foglia verde), poi rilanciato da Ukrinform. Nei pochi secondi di ripresa si vede distintamente qualche comignolo emergere dalle onde del mare, mentre la voce di Balinskyi commenta:

Il mare è inquinato fino all’orizzonte. Guarda, una casa galleggia. E ce n’è un altro in lontananza. Tutta questa sporcizia si sta muovendo insieme alle acque superficiali lungo la corrente costiera verso Odessa e oltre in Romania, Bulgaria e Turchia. Dobbiamo adottare urgenti misure di informazione e anti-epidemia a livello delle autorità locali e statali dell’Ucraina, nonché a livello degli organi esecutivi dell’Unione europea.

Ucraina: le case di Kherson galleggiano nel mare davanti ad Odessa dopo il disastro della diga

La situazione, ambientale oltre che umana, è gravissima. Balinskyi chiede a gran voce un aiuto dall’Unione Europea per evitare l’insorgere di epidemie in un’Ucraina così indebolita dalla guerra e, ora, anche dal disastro ambientale causato dalla distruzione della diga a Kherson.

Nel frattempo, le autorità continuano a dare notizie inquietanti dall’area intorno alla diga demolita. Le autorità di Kherson hanno infatti reso noto che 1.649 case e 17 insediamenti sulla riva destra del Dnipro sono ancora assillati dall’acqua. Sulla sponda opposta, altrettanti centri abitati devono fare i conti sia con le gravi inondazioni a seguito del disastro di Kakhovka, sia con l’occupazione russa. A diffondere le notizie su questo lato del fronte è il Guardian.

Guerra in Ucraina, arriva il Presidente sudafricano Cyril Ramaphosa per parlare delle trattative di pace

Il Presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa è atterrato oggi in Ucraina, così come annunciato dall’account Twitter ufficiale della presidenza sudafricana. L’obiettivo della visita è stato già chiarito nei giorni scorsi: Ramaphosa incontrerà Zelensky nel tentativo di porre le basi internazionali per la pace.

Dopo la visita a Zelensky, il leader sudafricano volerà infatti in Russia, dove, con gli stessi obiettivi, parlerà anche al presidente del Cremlino, Vladimir Putin. L’incontro a Mosca è già fissato per domani.