«Sto bene, sono ancora vivo»: con la consueta voce tranquilla e rassicurante, Papa Francesco saluta i fedeli che lo aspettavano fuori dal Policlinico Gemelli al momento delle sue dimissioni dall’ospedale. Il Pontefice era ricoverato da più di una settimana per via di un intervento all’addome con protesi, ma il decorso post-operatorio è stato comunque rapido e senza complicazioni, permettendo a Bergoglio di tornare già oggi presso la Santa Sede.
Prima di abbandonare la sua stanza al decimo piano del Gemelli, Papa Francesco si è sottoposto ai dovuti esami ematochimici, che hanno restituito esiti positivi: i medici dunque sono fiduciosi in una degenza serena anche presso il Vaticano.
Prima di salire in auto, il Papa si è addirittura alzato in piedi e ha salutato i medici che lo hanno curato negli ultimi giorni.
Papa Francesco, le dimissioni dal Gemelli: prima di tornare al Vaticano, Bergoglio ringrazia i medici
Che il Papa avesse recuperato quasi del tutto dopo l’operazione avvenuta il 7 giungo si poteva immaginare già nella giornata di ieri, quando il Pontefice aveva fatto visita ai bambini malati del reparto di oncologia pediatrica.
Ora, la notizia delle sue dimissioni dal Gemelli dà la conferma delle discrete condizioni di salute in cui si trova Bergoglio, sicuramente protagonista di un decorso rapido. Ma nulla sarebbe stato possibile senza i medici esperti del Policlinico che hanno avuto in cura il Papa durante gli ultimi giorni: propio a questi specialisti Bergoglio sceglie dunque di dedicare un ringraziamento speciale fuori dall’ospedale.
Come segno di ringraziamento, il Pontefice ha ricevuto tutta l’equipe operatoria formata dal personale medico, dagli infermieri, dagli operatori socio sanitari e dagli ausiliari che lo scorso 7 giugno hanno coordinato, eseguito e reso possibile l’operazione chirurgica
ha spiegato il direttore della Sala Stampa Vaticana Matteo Bruni. Fuori dal Gemelli, il Papa ha anche espresso dolore e solidarietà per le vicende tragiche che in questi giorni hanno coinvolto i migranti.
La tappa a Santa Maria Maggiore prima del ritorno alla Santa Sede
Bruni ha proseguito con un lungo elenco di nomi, tutte le personalità che il Pontefice ha voluto incontrare e ringraziare di persona per la vicinanza espressa durante l’ultimo periodo. Bergoglio dunque ha parlato con monsignor Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica e Don Nunzio Currao, Assistente spirituale del personale del Policlinico; i rappresentanti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Policlinico Gemelli, con il Presidente, Carlo Fratta Pasini, e il Rettore dell’Università Cattolica, Franco Anelli, insieme agli organi direttivi del Policlinico, con il Direttore Generale, Marco Elefanti.
Dopo queste visite più istituzionali, Francesco ha voluto lasciare l’ultimo saluto e ringraziamento ai bambini del reparto di Oncologia pediatrica e Neurochirurgia infantile, che lo hanno inondato di affetto e messaggi di pronta guarigione. Così racconta Bruni:
Papa Francesco ha toccato con mano il dolore di questi bambini che portano ogni giorno sulle loro spalle, insieme alle loro mamme ed ai loro papà, la sofferenza della Croce. A ciascuno di loro ha fatto dono di un rosario e di un libro. Nel salutare i presenti, Sua Santità ha rivolto un ringraziamento a tutto il personale sanitario per la professionalità e lo sforzo di alleviare la sofferenza dell’altro, oltre che con i farmaci, con la tenerezza e l’umanità.
Prima di recarsi al Vaticano, dove proseguirà la sua degenza, il Santo Padre ha fatto una breve tappa a Santa Maria Maggiore: lo stop è stato molto breve, tanto che già prima delle 10 Bergoglio ha proseguito il suo viaggio perso la Santa Sede. A Santa Maria Maggiore il Papa è sceso dalla sua vettura davanti alla Porta del Perugino e ha stretto la mano ad alcuni esponenti delle Forze dell’Ordine lì presenti. L’incontro è stato un’occasione per ringraziare gli agenti del lavoro svolto.
All’arrivo al Vaticano, molti fedeli avevano anticipato l’auto del Papa per poter porre un saluto al Pontefice prima che entrasse nei suoi appartamenti. Bergoglio ha amichevolmente salutato tutti con la mano da dietro il finestrino.