Un progetto di ricerca del WWF intitolato “Sardegna, i giganti dimenticati”, ha rivelato la straordinaria presenza di balene e capodogli in Sardegna, nel mare del nord e, in particolare, nel Canyon di Castelsardo.

La ricerca è stata condotta con tecnologie sofisticate e la scoperta rivela l’importanza di questi giganti marini per l’ecosistema.

La scoperta di balene e capodogli in Sardegna

Le acque del mare del nord della Sardegna nascondono un segreto affascinante: sono popolate da balene e capodogli.
Questi maestosi cetacei, ammirati in tutto il mondo per la loro bellezza e imponenza, hanno trovato nelle profonde acque del Canyon di Castelsardo un habitat ideale per la loro presenza.
Il progetto del WWF ha rilevato la loro presenza ed evidenziato l’importanza di proteggere questi giganti marini.

Il progetto “Sardegna, i giganti dimenticati” del WWF

Il progetto “Sardegna, i giganti dimenticati” è stato avviato dal WWF con l’obiettivo di indagare sulla presenza di balene e capodogli nel mare del Nord della Sardegna.
Grazie al lavoro di un team di ricercatori e esperti, è stato possibile confermare la presenza di questi cetacei nel Canyon di Castelsardo.
Questa scoperta rappresenta un importante passo avanti nella conoscenza della fauna marina presente nella zona.

Esplorazione del Canyon di Castelsardo alla ricerca di cetacei

Il Canyon di Castelsardo, situato nel mare del Nord Sardegna, è diventato il punto focale delle ricerche condotte dal WWF per individuare la presenza di balene e capodogli.
Grazie a tecnologie innovative, come droni aerei e subacquei, idrofoni e kit di rilevamento del DNA ambientale, i ricercatori sono riusciti a registrare segnali e avvistamenti di cetacei in questa profonda gola marina.

Tecnologie innovative per monitorare balene e capodogli in Sardegna

Per monitorare la presenza di balene e capodogli nel mare del Nord Sardegna, i ricercatori del WWF hanno utilizzato tecnologie all’avanguardia.
I droni aerei hanno consentito di individuare e seguire i movimenti dei cetacei dall’alto, mentre gli idrofoni hanno registrato i loro caratteristici suoni sottomarini.
Inoltre, grazie ai kit di rilevamento del DNA ambientale, è stato possibile identificare la presenza di questi animali attraverso campioni prelevati dall’acqua.

Emozionanti incontri con i capodogli nel Canyon di Castelsardo

Durante le ricerche nel Canyon di Castelsardo, i ricercatori del WWF hanno vissuto momenti emozionanti grazie agli incontri con i capodogli.
L’ascolto del loro clic caratteristico tramite gli idrofoni ha confermato la presenza di questi magnifici cetacei.
In soli quattro giorni, sono stati registrati avvistamenti di oltre 20 individui diversi.
Questi incontri offrono preziose informazioni sulla popolazione di capodogli nel mare del Nord Sardegna.

Collaborazione tra Castelsardo e il Progetto R!SE

Il progetto “Sardegna, i giganti dimenticati” del WWF ha portato alla collaborazione tra la città di Castelsardo e il progetto R!SE (Risorse per la Sostenibilità e l’Educazione).
Attraverso questa collaborazione, sono state organizzate iniziative di sensibilizzazione e divulgazione per coinvolgere la comunità locale nella salvaguardia dei cetacei e del loro habitat.
L’obiettivo è promuovere la sostenibilità e l’educazione ambientale per proteggere questi magnifici animali.

La funzione ecologica delle balene e dei capodogli in Sardegna

Le balene svolgono un ruolo fondamentale nell’ecosistema del mare del Nord Sardegna.
Questi giganti marini contribuiscono alla ciclicità dei nutrienti attraverso il fenomeno della migrazione verticale, in cui si spostano dalle profondità oceaniche verso la superficie per alimentarsi.
Durante questo processo, rilasciano escrementi ricchi di sostanze nutritive, che favoriscono la crescita del fitoplancton e di altre forme di vita marina, sostenendo così la biodiversità dell’intero ecosistema.

L’importanza della salvaguardia di balene e capodogli in Sardegna

La conservazione dei cetacei nel mare del Nord Sardegna è di fondamentale importanza per preservare l’equilibrio dell’ecosistema marino.
Le balene e i capodogli sono specie in pericolo a causa di fattori come l’inquinamento acustico, la pesca illegale e la riduzione delle risorse alimentari.
Proteggere questi magnifici animali significa garantire la diversità biologica e la sostenibilità degli ecosistemi marini, così come la salute del pianeta nel suo complesso.

(Scopri la giornata delle balene 2023)

Whale watching e turismo sostenibile

La presenza di balene e capodogli nel mare del Nord Sardegna offre un’opportunità unica per lo sviluppo del turismo sostenibile.
L’attività del whale watching, condotta nel rispetto delle linee guida stabilite per la protezione dei cetacei, consente alle persone di ammirare questi animali nel loro ambiente naturale, promuovendo al contempo la consapevolezza e l’apprezzamento per la biodiversità marina.
È fondamentale che il turismo sia gestito in modo sostenibile per evitare disturbi agli animali e al loro habitat.

Il Canyon di Castelsardo tra le aree protette del WWF

A seguito delle importanti scoperte sulle balene e i capodogli nel Canyon di Castelsardo, il WWF ha proposto di includere questa zona tra le aree protette della sua rete.
L’obiettivo è garantire la tutela dell’habitat di questi cetacei e promuovere la ricerca scientifica e la conservazione marina.
La designazione del Canyon di Castelsardo come area protetta rappresenterebbe un passo significativo per la salvaguardia dei giganti marini nel mare del Nord Sardegna.

(Leggi anche l’articolo “Wwf, al via l’operazione “cervo italico””)