Calcio, politica, editoria. E ancora proprietà immobiliari e gioielli. Nelle tasche di Silvio Berlusconi di tutto c’era. Non a caso è stato uno degli uomini più ricchi (e potenti) d’Italia. Il suo patrimonio si aggira intorno ai 7 miliardi di dollari, secondo la rivista Forbes. Ora che Berlusconi è passato a miglior vita (o peggiore, a seconda dei punti di vista) bisognerà spartirsi la sua torta. E probabilmente con vari spargimenti – metaforici – di sangue.
Fino a oggi poco o nulla è trapelato su un suo possibile testamento. Da tempo il Cavaliere era malato e molto probabilmente avrà già organizzato tutto, così da non lasciare nulla al caso. Lui era il collante di tutto, sia in famiglia che in politica. Mai pubblicamente ha detto chi avrebbe guidato il suo impero. Mai pubblicamente ha detto chi avrebbe guidato il suo partito, nonostante i vari delfini che si sono succeduti.
Silvio Berlusconi, un testamento scomodo per cinque figli
Berlusconi è morto lunedì 12 giugno. I funerali si sono svolti due giorni dopo, in una piazza Duomo (a Milano) dove sono accorsi 15mila persone per l’ultimo saluto, 2mila dentro la Cattedrale. In totale sono cinque i figli di Berlusconi: due avuti con la prima moglie (Marina e Pier Silvio) e tre con Veronica Lauro (Barbara, Eleonora e Luigi). Senza contare Marta Fascina, la sua ultima fidanza che gli è stata vicino fino alla fine.
Tutti i figli hanno delle quote del gruppo Fininvest (la holding che detiene Mondadori, Monza, Banca Mediolanum, Mediaset), ma Berlusconi possedeva il 61% dell’azienda. Tutto starà come questa percentuale verrà divisa fra i cinque figli. Il dubbio: Le quote saranno spartite in egual misura oppure avranno maggiori azioni i figli più grandi? Pier Silvio guida già Mediaset, Marina la Mondadori. Fa strano, però, pensare che il Cavaliere non abbia pensato a tutto, così da evitare guerre tra fratelli.
Sta di fatto che Fininvest è solo una fetta della torta. Nel gruzzolo figurano anche le lussuosissime ville, gli antichi palazzi e le varie case e casine – si fa per dire – sparse per il globo terracqueo. First of all: Arcore, alias Villa San Martino, che su per giù copre una porzione di terreno sui 3.500 mq per un valore di 20 milioni di euro.
La villa sul Lago Maggiore, Palazzo Grazioli a Roma, Cannes, Caraibi e chi più ne ha, più ne metta. Ma, forse, il vero gioiellino è Villa Certosa, in Sardegna, dove Berlusconi ha ospitato i grandi potenti del Mondo: da Bush jr a Vladimir Putin. Ma è soprattutto famosa per aver un finto vulcano che erutta lava. Il suo valore si aggira intorno ai 259 milioni di euro.
Il destino di Forza Italia
Probabilmente l’eredità pecuniaria potrà interessare i più, ma non avrà un influenza sulle loro vite. Mentre Forza Italia potrebbe. Il destino del partito fondato da Silvio Berlusconi (e con cui vinse le politiche del ’94) è ancora oscuro. Il vicepremier Antonio Tajani ha ribadito che “non è pensabile che il partito scompaia”. Ma nessuno sa chi prenderà le redini di Fi. Vorranno i figli entrare in politica? E in caso chi, Marina o Pier Silvio?
A nessuno però giova un partito che va in frantumi. Soprattutto per Giorgia Meloni che potrebbe veder destabilizzata la sua maggioranza in Parlamento, senza la creatura di Berlusconi intatta.
Nulla è scritto e chissà se dentro Forza Italia non inizi a esserci fermento, tra i sostenitori di Marta Fascina e quelli di Antonio Tajani. La fidanzata di Berlusconi (che potrebbe ricevere comunque un lascito monetario) sembra essere una delle candidate a dir la sua nel partito. Giorni fa girava voce di un pranzo ad Arcore per un “rimpasto” voluto proprio da Fascina. Anche se nelle ultime ore si è parlato di una intesa tra Marina Berlusconi e Giorgia Meloni.
Quello che sembra più verosimile è che Forza Italia arriverà alle prossime elezioni Europee unito con cerotti e scotch per prendere qualche posto nell’Ue. Poi potrebbe dividersi, senza una guida carismatica, e finire in ogni dove. Anche in Italia Viva. Omnia tempus habent.