Storia del crimine: Ivan Milat, “l’assassino dei saccopelisti”. Nell’appuntamento di oggi con la rubrica “Storia del crimine”, parliamo di un serial killer che ha ispirato film e serie tv: “Wolf Creek”. Nome: Ivan Milat. Soprannome: “L’assassino dei saccopelisti”. In inglese: “The Backpacker Killer” o “Backpacker Murders”. Nato il 27 dicembre 1944 a Guildford nel Nuovo Galles del Sud, morto il 27 ottobre 2019 a Randwick sempre in Australia. Vittime accertate: 7. Vittime sospettate: 37. Periodo degli omicidi: 1989-1993. Luoghi colpiti: Nuovo Galles del Sud. Metodi di uccisione: accoltellamento e arma da fuoco. Altri crimini commessi: furto, occultamento di cadavere e rapina. Data dell’arresto: 22 maggio 1994. Provvedimenti giudiziari: 7 ergastoli e 18 anni di carcere.
Storia del crimine: Ivan Milat, “l’assassino dei saccopelisti”
I corpi di sette giovani scomparsi vennero ritrovati parzialmente sepolti nella Belanglo State Forest, 15 km a sudovest della cittadina di Berrima. Cinque delle vittime erano saccopelisti stranieri in viaggio per l’Australia; due, invece, erano australiani di Melbourne. Secondo alcuni investigatori, Ivan Milat potrebbe aver avuto uno o più complici; ma non è stato mai accertato. Inoltre, si sospetta che possa aver ucciso addirittura 37 persone. Se questo fosse provato Milat diventerebbe l’assassino più “prolifico” della storia del crimine d’Australia, superando anche lo “spree killer” Martin Bryant, che in un unico atto uccise 35 persone nel massacro di Port Arthur.
L’arresto di Ivan Milat
“L’assassino dei saccopelisti” venne scoperto e arrestato nel 1994. Ivan Milat, però, si è sempre dichiarato innocente. Nel gennaio del 2009 per protesta si amputò il mignolo della mano sinistra con un coltello di plastica. Mentre, nel 2011 Ivan Milat fece uno sciopero della fame per protesta: voleva una PlayStation in cella. Dimagrì così tanto che arrivò a perdere ben 25 chili. Ivan Milat, “l’assassino dei saccopelisti” morì in carcere all’età di 74 anni il 27 ottobre 2019 a causa di un cancro all’esofago e allo stomaco (nella foto: le 7 vittime accertate di Ivan Milat).
“The Backpacker Killer” e il cinema
L’incredibile e terribile storia di Ivan Milat nel 2005 ispirò il film horror australiano “Wolf Creek” del regista Greg McLean e il suo sequel “Wolf Creek 2”. Nel 2015, inoltre, da questi orrori è stata tratta anche una miniserie tv in due puntate intitolata “Catching Milat”, basata sul libro “Sins of the brother” di Mark Whittaker e Les Kennedy. Senza dimenticare la serie tv “Wolf Creek” in cui una giovane turista americana, unica superstite della sua famiglia, dopo essersi salvata dal massacro parte all’inseguimento del serial killer.
La storia su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV. “La Storia Oscura”, dal lunedì al venerdì on air sulla radio dell’Università Niccolò Cusano dalle 13 alle 15. “A Spasso nel Tempo”, in onda sul canale 264 del digitale terrestre alle 20.30 del martedi.