I dipendenti sono sottopagati, il Bayern Monaco viene multato. Il club tedesco è finito nel mirino dell’ufficio doganale di Monaco di Baviera per non aver pagato il salario minimo ad alcuni suoi dipendenti del settore giovanile. La multa ammonterebbe circa a 250.000 euro ed è stata comminata al club che ha commesso un’irregolarità sul pagamento del salario minimo. Secondo gli accertamenti, non avrebbe rispettato la legge sui limiti minimi degli stipendi di alcuni dipendenti. I lavoratori che sarebbero stati sottopagati sono quelli che lavorano al Campus, centro di formazione del club e l’irregolarità sarebbe durata per cinque anni. Inizialmente erano solo delle indiscrezioni. Dalla Germania era rimbalzata la notizia secondo cui, uno dei club più importanti della Bundesliga ha sottopagato i suoi dipendenti.
Bayern di Monaco sottopagava i suoi dipendenti arriva una multa di 250 mila euro
Poi il cerchio si è stretto, si tratta di un club di Monaco di Bavera. Poi le conferme arrivate direttamente da chi si sta occupando della vicenda. Il portavoce dell’ufficio della dogana , Thomas Meister, che ha emesso la sanzione ha confermato all’Associated Press che il club più ricco e di maggior successo della nazione è finito sotto controllo perché avrebbe sottopagato parte dei suoi lavoratori in un lasso di tempo che va dal novembre 2016 al 2021. “L’indagine ha rilevato che il club non aveva pagato il salario minimo nell’accademia giovanile che gestiva – le dichiarazioni del portavoce della dogana – Inoltre, il club non ha adempiuto al suo obbligo di registrare l’orario di lavoro o lo ha fatto in modo errato e incompleto”. Un’irregolarità per cui la società è stata punita con una multa che si aggira sui 250mila euro in totale. Nella somma sono comprese anche le sanzioni per i ritardi di pagamento oltre ai versamenti della previdenza sociale evasi nel corso dei cinque anni finiti sotto indagine. Secondo quanto risulta dagli elementi raccolti, negli anni i dipendenti sottopagati, che risultano essere quelli del campus giovanile della squadra di Monaco, venivano pagati 450 euro al mese. Ben al di sotto del minimo che invece, secondo le leggi tedesche, non dovrebbe essere inferiore a 520 euro.
Le indagini effettuate da parte dell’ufficio di competenza, sono arrivati ad accertare che i dipendenti del settore giovanile del Bayern di Monaco, venivano sottopagati nonostante il loro ambito di lavoro effettivo prevedesse un salario molto più alto.
Le scuse del club
Tra il 2016 e il 2021, periodo in cui sono stati accertati i fatti, in Germania una prestazione lavorativa, se retribuita con 450 euro, era nota anche come ‘mini-job’. Questo vuol dire che circoscriveva l’ambito di lavoro di un dipendente a un orario e ad un carico di impegno equiparabile ad un part-time marginale. A seguito di questo, il minimo salariale fu stabilito a 520 euro. Invece i dipendenti del Bayern non potevano essere inquadrati in quelle mansioni. Come specificato proprio dall’ufficio doganale: “Contrariamente alle norme contrattuali e alle ore registrate, sono state lavorate molte più ore di quelle concordate, con il risultato che il salario minimo valido non è stato pagato e le norme di sicurezza sociale sono state ignorate”. Il Bayern Monaco, ormai venuto fuori il nome del club, ha reso noto di non aver mai avuto intenzione di sottopagare i suoi lavoratori. Si è messo così a disposizione delle autorità e ha fato sapere che provvederà immediatamente a corrispondere le somme mancanti per mettersi in regola. In Germania il salario minimo è stato introdotto nel 2015 su insistenza dei socialdemocratici, che all’epoca erano partner minori del governo guidato da Angela Merkel.