Una delle note più liete della stagione bianconera, Nicolò Fagioli vuole restare alla Juve e riprendersi il prima possibile dall’infortunio che lo tiene fuori da metà maggio. L’obiettivo è tornare ad allenarsi a fine luglio per farsi trovare pronto per la prima giornata di Serie A scartando tutti rumor di mercato che lo vedono inserito in varie trattative. Ha conquistato la fiducia di Massimiliano Allegri e dell’ambiente dimostrando tutte le qualità messe in mostra la stagione precedente alla Cremonese in Serie B. Il premio come miglior Under 23 del campionato appena concluso lo ha sorpreso e ripagato per la scelta di giocarsi le sue carte a Torino.

L’infortunio

Era il 18 maggio e si giocava la gara di ritorno della semifinale di Europa League fra Siviglia e Juventus, uno scontro aereo con Gudelj lo manda al tappeto con la diagnosi che evidenzia una frattura alla clavicola. Un infortunio doloroso e fastidioso che lo ha obbligato a finire sotto i ferri anticipando il termine della stagione con la rinuncia all’Europeo Under 21 con la maglia dell’Italia. Nonostante lo stop, si è goduto la prima stagione dove ha dimostrato di potersi ritagliare uno spazio importante in un club di vertice culminato con il premio di MVP fra gli Under 23 grazie ai tre gol e ai tre assist realizzati. Ha raccontato tutte le sue emozioni ai microfoni della Lega Serie A.

Sto meglio, ho recuperato dall’operazione a cui mi sono sottoposto un paio di settimane fa. E’ stato un infortunio sfortunato, non è stato un intervento cattivo, Gudelj voleva cercare la palla ma io ero a peso morto. Lui è arrivato a mille all’ora e mi ha preso la clavicola che si è fratturata. Spero di rientrare a fine luglio. Sono motivato anche per ripagare il premio di miglior Under 23 che è stato molto importante. Quando me lo hanno detto sono stato felicissimo. E’ stata una stagione difficile ma allo stesso tempo bellissima a livello personale.

Il gol col Lecce è stata un’emozione fantastica, il primo in Serie A TIM e il primo con la maglia della Juventus. In più abbiamo vinto 1-0. Quindi ero felicissimo sia per aver aiutato la squadra a vincere, sia per aver raggiunto questo traguardo che sognavo da quando ero piccolo. con l’Inter non me lo aspettavo ma ero pronto per giocare. Per fortuna anche in quel caso abbiamo vinto dopo una bellissima partita. Onestamente ho avuto un po’ di fortuna sul gol, ma penso di essermelo meritato. Quello di Cremona è stato un gol bellissimo: all’inizio ero così felice perché non segnavo da 5 o 6 mesi e stavo esultando, poi mi sono reso conto che avevo fatto gol alla mia ex squadra a cui sono molto affezionato e mi sono fermato subito. Il lancio e l’assist sono caratteristiche che ho e sono cose che mi piace fare tantissimo, quindi quando i compagni fanno gol su mio assist io sono felicissimo.

Il futuro

Il nome di Fagioli è già stato accostato a diverse squadre. Chi lo inserisce come contropartita per Frattesi del Sassuolo o per Milinkovic della Lazio, il centrocampista però vuole restare alla Juventus. Ha vissuto momenti positivi come attimi di disperazione come successo a Sassuolo e a Napoli, episodi che lo hanno fatto crescere.

Io sono sempre stato tifoso della Juventus fin da piccolo perché i miei genitori e i miei nonni sono sempre stati bianconeri e questa tradizione continua. A livello personale mi piacerebbe fare più gol e più assist, questo penso sia fondamentale per la squadra.

E’ successo tutto in una settimana dalla domenica di Sassuolo alla domenica di Napoli. A Sassuolo ho commesso un errore tecnico e un po’ anche di attenzione e mi è dispiaciuto tantissimo per la squadra, perché era un momento difficile e quella era una partita da vincere per la classifica. Purtroppo abbiamo perso per colpa mia a causa di quell’errore. La partita successiva a Napoli sono entrato dalla panchina e stavo giocando bene, poi all’ultimo minuto abbiamo preso gol su una mia mancata copertura e abbiamo perso anche lì.

Mi sono sfogato dopo la partita di Sassuolo, l’avete visto tutti, ma è stato un momento importante perché poi capisci che è un errore che possono fare tutti. Ok, abbiamo perso la partita, ma per imparare devi sbagliare e questo è importante.