Nek e Andrea Delogu sono i padroni di casa della seconda edizione dei Tim Summer Hits, la manifestazione che quest’anno si svolgerà a Roma e a Rimini e che idealmente raccoglie il testimone dallo storico Festivalbar capace di fare la storia della musica negli anni ’90. I due conduttori proprio nella Capitale hanno presentato il programma svelando una line up di 70 artisti del panorama italiano ed internazionale, ben 20 in più dello scorso anno. TAG24 ha avuto modo di parlare con loro proprio della manifestazione, ma anche dell’ Emilia Romagna di cui entrambi sono originari.
Nek e Andrea Delogu al Tim Summer Hits ricordano nell’intervista video il Festivalbar
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Andrea Delogu spiega subito che il rapporto con Filippo Neviani, in arte Nek va oltre il professionale: “Ci mandiamo un sacco di meme su whatsapp, con Filippo siamo amici da tanto tempo e abbiamo già lavorato insieme. Non vediamo l’ora di essere in piazza”, con il collega che continua “Dobbiamo divertirci, trasmettere la leggerezza e celebrare la musica con 70 artisti sul palco. Ieri sera ho visto che lo stavano montando a Piazza del Popolo e sono proprio carico”. Anche lui sarà tra gli artisti protagonisti sul palco con Francesco Renga, con cui sta per partire in tour “Anche se a lui piacerebbe di più partire con la Delogu”, chiosa ridendo.
I due spiegano ai microfoni di TAG24 come questo sia un nuovo Festivalbar: “È inevitabile che il mio ricordo vada ad una trasmissione televisiva che ha fatto la storia, io l’ho vissuta da ragazzino con qualche anno in più di Andrea”, spiega Nek mentre lei scherza dicendo che sono coetanei “L‘ho anche vissuta sul palco in diverse occasioni, quindi è un ricordo vivo per una manifestazione capace di dare il via a tutto ciò che è arrivato dopo. Quello era il segnale d’inizio dell’estate e valorizzava la musica. Il Tim Summer Hits è una grande festa e un altro segnale dopo quanto accaduto con le canzoni di Sanremo”.
Il pensiero alla loro terra, l’Emilia Romagna
Andrea Delogu ricorda come insieme al collega e amico abbia spalato il fango nei giorni dell’alluvione in Emilia Romagna, dove la manifestazione tornerà a Rimini per regalare tre serate di gioia: “Siamo noi, tutte le persone che stanno facendo qualcosa per l’ Emilia Romagna. Quando è successo il disastro ero a Roma e preoccupata per la mia famiglia. Ho donato economicamente, ma quando ho visto la foto di Filippo in strada ho capito che non bastava. Non basta il messaggio. Bisogna esserci fisicamente”, Nek è d’accordo con le spiegando come l’empatia sia fondamentale in questo momento “Dobbiamo metterci nei panni degli altri, non è semplice, ma se lo facciamo viene voglia di prendere quello che si ha andando a sostenere fisicamente chi ha perso tutto e sta meno bene di noi”.
Quando chiediamo a Nek della responsabilità di essere artisti in questi momenti, come dimostra la grande adunata di nomi che il 24 giugno sarà protagonista di Italia Loves Romagna, spiega “Come dice Vasco gli artisti hanno la responsabilità di portare gioia. Quando io e Andrea abbiamo cantato insieme Romagna Mia dando il respiro alle persone che lavoravano nel fango con la protezione civile. Chi fa parte del mondo della musica è chiamato a trasferire leggerezza e gioia, si pensa che non serva ma in realtà è oro colato. La musica ha la capacità di unire e non dividere, arriva alle coscienze. Per cambiare servono le istituzione, ma la musica arriva all’animo umano”.