Vinicius Junior guiderà uno speciale comitato antirazzismo. L’attaccante, in forza al Real Madrid, è stato più volte bersagliato dalle tifoserie avversarie e oggetto di insulti razzisti. L’ultima occasione, nella quale il calciatore aveva risposto, affrontando i tifosi che lo stavano denigrando e che aveva fatto il giro del mondo, era stata durante la sfida di Liga tra il Valencia e la squadra allenata da Carlo Ancelotti. È per questo che il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha scelto proprio il calciatore brasiliano.

Vinicius e il comitato antirazzismo

Il razzismo, la discriminazione, gli insulti e le offese per il colore della pelle, l’orientamento sessuale, la religione e tutto ciò che rende l’altro ’diverso’, rappresentano oggi una piaga sociale che coinvolge ancora troppo spesso anche il mondo del calcio. Italia, Spagna, Inghilterra o Francia, poco importa, quando si tratta di ignoranza tutto il mondo è Paese e non esistono campionati migliori o peggiori rispetto agli altri. Anno dopo anno, stagione dopo stagione, domenica dopo domenica, ci troviamo infatti a dover raccontare di episodi spiacevoli che coinvolgono allenatori, giocatori e tifosi.

È successo anche nel corso dell’annata che si è appena conclusa. In serie A, l’ultimo episodio che ha obbligato l’arbitro a sospendere per qualche minuto la partita, è stato quello che ha coinvolto il tecnico del Torino, Ivan Juric, durante il match con lo Spezia. Ma il caso che più di tutti ha indignato e ha fatto discutere, nell’ultimo periodo, è quello che ha visto protagonista Vinicius Junior. Il calciatore del Real Madrid è stato spesso oggetto di espressioni e atteggiamenti razzisti da parte dei tifosi avversari, ma l’ultima volta è stata eclatante. È accaduto tutto in occasione della partita di Liga della squadra di mister Ancelotti contro il Valencia. Insulti razzisti, gara sospesa per diversi minuti, rissa in campo ed espulsione finale per un fallo proprio dell’attaccante brasiliano che poi, esausto, ha denunciato l’accaduto sui social. Resta questo della sfida del Mestalla. Un episodio per il quale il Real Madrid si è mobilitato immediatamente, invitando la Liga e la Fifa in generale a riflettere sullo stato del calcio mondiale.

Il presidente Gianni Infantino aveva da subito espresso la sua solidarietà al calciatore. “Non c’è posto per il razzismo nel calcio o nella società e la Fifa è al fianco di tutti i giocatori che si sono trovati in una situazione simile” aveva detto il numero uno della federazione dopo la gara di Valencia. E oggi il presidente Infantino, per dar seguito a quanto comunicato in occasione dell’ennesimo caso di razzismo che aveva sporcato il nome del calcio europeo, ha annunciato che sarà proprio Vinicius Junior a guidare uno speciale comitato antirazzismo voluto dalla Fifa. Si tratta di un’organizzazione che sarà composta da vari giocatori e che suggerirà sanzioni più severe per i comportamenti discriminatori nel mondo del calcio.

Le parole di Infantino

La volontà è quella di inasprire le sanzioni nei confronti di chi utilizza gli spalti dello stadio per sfogare le proprie frustrazioni. Infantino ha infatti spiegato che la Fifa, oltre a punizioni disciplinari, intraprenderà anche azioni legali contro gli autori di abusi nei Paesi in cui il razzismo si verifica nelle partite di calcio. la volontà è quella di mandare un messaggio forte e fare in modo che il resto dei tifosi possa scegliere di isolare quelli più ignoranti.

“È molto importante non solo parlare di razzismo e discriminazione, ma agire in modo deciso e convincente, tolleranza zero”, ha detto Gianni Infantino dopo l’incontro con la Nazionale brasiliana a Barcellona. “Non c’è calcio se c’è il razzismo! Quindi fermiamo le partite. Gli arbitri – ha continuato – hanno questa opportunità nelle competizioni Fifa poiché abbiamo questo processo per fermare il gioco e devono essere intraprese azioni a tutti i livelli, anche a livello nazionale. Tutti devono capirlo e andremo, insieme, fino alla fine”.