Intervenendo al Palazzo Reale di Milano per i 20 anni di Sky, Elly Schlein torna sulla decisione del lutto nazionale in memoria di Silvio Berlusconi, ma anche su altri temi caldi. A proposito dell’ex premier la segretaria del Pd afferma di non averlo “mai incontrato e conosciuto in vita”, ma che il suo “impegno politico nasce proprio in contrapposizione al berlusconismo“.

Noi portiamo il rispetto che si deve davanti alla morte anche del tuo acerrimo avversario, ma non partecipiamo alla sua beatificazione perché non dimentichiamo cosa ha significato il suo governo: ricordiamo il conflitto di interesse, le leggi a personam, la mercificazione di tutto.

Per quanto riguarda la questione dei funerali di Stato, questi ultimi “erano previsti per il suo incarico di ex Primo Ministro”. Ma il discorso sul lutto nazionale è ben diverso.

Abbiamo trovato una forzatura inopportuna quella di chiedere tre giorni di lutto nazionale, perché bisogna riservarlo a chi ha unito la Repubblica, caratteristica che non corrisponde al Berlusconi politico.

Riforma della giustizia, Schlein: “Sbagliato cogliere l’emotività della morte di Berlusconi”

Nel segno del ricordo di Berlusconi c’è la riforma della giustizia messa a punto dal governo. Schlein predica tuttavia calma, ritenendo “sbagliato cogliere l’emotività della morte di Berlusconi per portare avanti a spallate riforme che potrebbero non essere equilibrate”.

Ma tra le questioni all’ordine del giorno c’è la questione del conflitto in Ucraina, la situazione migranti, l’alluvione in Emilia-Romagna. A cominciare dal primo punto, con il Partito Democratico che “continua a voler sostenere anche militarmente l’Ucraina”.

Quello che è mancato fino a qui è uno sforzo dell’Unione Europea per un raggiungimento del cessate il fuoco. Saluto con favore l’iniziativa del Vaticano e affidata al Cardinale Zuppi, cui continuiamo a fare gli auguri. Una forza di sinistra progressista non può mai perdere la prospettiva della pace, chiediamo un protagonismo e un’iniziativa più solida dell’Unione Europea per la fine di questa guerra.

A proposito dell’Emilia-Romagna, il governo “deve fare in fretta” e non può “politicizzare la ricostruzione”: si parla di “miliardi di ristori”, che “devono arrivare adesso”.

I sindaci delle zone colpite sono tornati a chiedere al governo di non aspettare per la ricostruzione e di avere un commissario. Domani è passato un mese dalla seconda alluvione, qualcuno ha perso tutto due volte, il governo deve fare in fretta.

Una chiosa da parte della leader dem su quanto accaduto nelle scorse ore nelle acque del Mediterraneo.

Io penso che non possa essere questa l’Europa, chiediamo una Mare Nostrum Europea, perché non possiamo tollerare ulteriormente di avere un cimitero a cielo aperto nel nostro mare. Alla base dell’Unione Europea c’è il diritto alla sicurezza e alla protezione di queste persone.

“L’obiettivo è essere il primo partito d’Italia”

Schlein torna infine sul rapporto con le altre opposizioni, chiamate a fare squadra per fronteggiare la maggioranza: a tal proposito il suo monito è “mettere avanti le questioni su cui siamo d’accordo”, nonostante sia “evidente che ci siano differenze tra noi”.

Siamo d’accordo ad esempio sulla sanità pubblica e sul discorso della precarietà e del lavoro. Una battaglia potrebbe essere quella del salario minimo. Sono contraria all’idea delle grandi intese, io credo che il Pd lavori già da oggi per vincere le prossime elezioni politiche.

A tal proposito, in vista delle elezioni Europee il partito deve “ricostruire credibilità“: un processo “non semplice” perché “un corpo complesso come un partito non lo cambi solo dalla testa, serve un cambiamento più profondo”.

L’obiettivo è di vincere le elezioni, essere il primo partito d’Italia e superare FdI.