Finisce malissimo l’esperienza di Balotelli al Sion. Ennesima occasione sprecata da Mario Balotelli. Emerge oggi una notizia e i particolari di un episodio che lo ha visto protagonista, in negativo, qualche mese fa mentre era in forza al Sion e che gli è praticamente costato il licenziamento. L’attaccante era stato preso a titolo gratuito dal club turco dell’Adana Demirspor (squadra guidata fino a qualche giorno fa da Vincenzo Montella), ma anche da questa avventura in Svizzera non ha saputo trarre vantaggio, tutt’altro. Il giocatore si è reso protagonista di un episodio, l’ennesimo della sua carriera, discutibile e che ha mandato su tutte le furie il presidente del club, Christian Constantin che lo ha criticato duramente e ha detto senza giri di parole: “Questo ragazzo crede che le regole che governano un gruppo siano fatte per gli altri e non per lui”. Il Sion è retrocesso, dopo 17 anni in cui militava nella massima serie nazionale e nel marasma generale è coinvolto e indicato come uno dei maggiori responsabili anche Balotelli da cui il club si aspettava tanto e che invece, come scrive la stampa svizzera, “Si è fatto un nome più per quello che ha fatto fuori dal campo”.
Balotelli flop al Sion, a febbraio ha scatenato una rissa ad una festa. Il presidente duro: “Pensa che le regole siano solo per gli altri”.
I fatti. Ecco cosa è successo e qual è il motivo per cui il numero uno del club elvetico ha deciso di chiudere il suo rapporto con Balotelli. Il fatto risale a qualche mese fa, come riportato dal quotidiano svizzero Blik. Era la fine di febbraio e Balotelli decide di partecipare ad una festa privata a cui non era stato invitato. Con lui c’è anche il ds del Sion, figlio del presidente, Barthelemy Constantin. I due per non farsi riconoscere decidono di mascherarsi rispettivamente da uno dei protagonisti della Casa di carta e da Pikachu, uno dei personaggi dei Pokemon. Così vestiti, si imbucano al party pensando di non essere riconosciuti. La cosa però dura poco, fino a quando comincia a diventare pesante rimanere coperti e ogni tanto le maschere scendono. A quel punto succede che qualcuno li riconosce e scatta il momento delle foto. Ed in quel momento è cominciato un po’ di caos. Naturalmente i due ospiti inattesi non gradivano essere immortalati, questo pare abbia fatto salire la tensione, prima verbale e poi fisica. I toni hanno continuato ad accendersi fino a che è scattata una vera e propria rissa. Durante le colluttazioni Mari Balotelli, per errore, ha colpito sul volto con un pugno proprio il DS del Sion Constantin che infatti per diversi giorni si presentò al campo e alle partite con un occhio nero. Ed è stato proprio alla luce di questo episodio che è esplosa tutta la rabbia del presidente del club che ha definito Balotelli una perdita di soldi. Oltre ad aver sottolineato che : “Chi lo prende butta i soldi. Lui pensa che le regole esistano solo per gli altri. Se gli agenti sono interessati a piazzarlo in un Paese che non apprezza i soldi tanto quanto noi, forse presto giocherà di nuovo. O forse no. E forse è meglio così”.
Contestato dai tifosi che a febbraio avevano bruciato la maglia con il suo numero sugli spalti dopo l’ennesimo ko
La gara successiva a quella dell’episodio fu contro il San Gallo. In quell’occasione il ds si presentò allo stadio con l’occhio nero per la rissa accaduta durante la festa. Sconfitto per 4-0 il Sion fu pesantemente contestato dai tifosi che soprattutto se la presero con quello che sarebbe dovuto essere il colpo di mercato: Balotelli. Sugli spalti a fine partita venne bruciata la sua maglietta numero 45. E i tifosi ribadirono un concetto già espresso durante altre partite, contro l’attaccante italiano esponendo uno striscione chiarissimo con la scritta: “Suda la maglia o vai via”.