Incidente Ventimiglia: sale a tre il numero delle vittime
È drammatico il bilancio dell’incidente accaduto poche ore fa a Ventimiglia. Un’automobile appartenente all’Istituto geografico militare è precipitata in un burrone. Tre persone sono morte e una è rimasta gravemente ferita.
La terribile vicenda è accaduta intorno alle 10:00 della mattina di oggi, Giovedì 15 Giugno 2023 nella frazione di Villatella. Il paese è situato nei pressi del monte Grammondo nella zona dell’entroterra della città di Ventimiglia.
Particolarmente difficoltose le operazioni per arrivare al punto dell’incidente per il recupero delle persone coinvolte. La zona appare infatti particolarmente impervia. Necessario l’intervento di un elicottero di soccorso per il salvataggio dei superstiti.
Le informazioni sull’accaduto sono ancora frammentarie. Le autorità sono infatti impegnate in queste ore nel capire cosa abbia causato la tragedia. Da quanto finora accertato a bordo dell’automobile, un Land Rover Defender, viaggiavano due militari della Guardia di Finanza e due funzionari dell’Istituto Militare Geografico. Il conducente avrebbe perso il controllo del mezzo uscendo di strada, precipitando nel burrone. Il veicolo si è poi schiantato violentemente al suolo alcuni metri più in basso.
Le forze dell’ordine hanno subito individuato le generalità di due delle tre vittime, grazie ad un rapido controllo con la sede dell’ente in cui lavoravano.
Dalle prime informazioni trapelate, il gruppo era all’opera nella realizzazione di una mappa geografica.
A perdere la vita Tiberio Ghelardini e Leonardo Sensitivi, entrambi funzionari dell’Istituto Militare Geografico e una terza persona di 36 anni di cui ancora non si conosce l’identità. Poche le informazioni sull’altra persona coinvolta. La stampa locale comunica che sia di genere maschile dall’età di 60 anni.
Incidente Ventimiglia: le difficili operazioni di salvataggio
In poco tempo sul posto sono arrivati i sanitari del 118 a bordo diverse ambulanze, i Vigili del Fuoco del distaccamento di Ventimiglia, una squadra Saf e il soccorso alpino.
La gravità dell’incidente e soprattutto il difficile accesso alla zona per il ripido pendio e la vegetazione impervia hanno indotto il centro di emergenza ad inviare l’elicottero Grifo del 118 e quello Drago dei Vigili del Fuoco.
Le operazioni di salvataggio sono avvenute in completa sinergia con gli agenti della Guardia di Finanza di Ventimiglia, della Polizia e dei Carabinieri.
I soccorritori alpini hanno raggiunto la carcassa della vettura incidentata, precipitata nel burrone e schiantatasi diversi metri più a valle. L’impatto è stato fatale per due degli occupanti. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il loro decesso sul colpo.
Ferita gravemente la terza vittima deceduta poco fa. La squadra medica ha ordinato il trasferimento dei coinvolti all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Il codice rosso assegnatogli dimostra le gravissime condizioni in cui versano. Al momento l’équipe ospedaliera non ha espresso bollettini ufficiali né sciolto la loro prognosi. Non è quindi ancora scongiurato il pericolo di vita nemmeno per la quarta persona.
Le autorità sono ora impegnate nella difficile ricostruzione della dinamica dell’incidente. Le indagini non potranno avvalersi di testimoni terzi alla vicenda. Fondamentale saranno dunque, se il personale medico lo consentirà, le dichiarazioni fornite dai due superstiti.
Zona molto pericolosa ed impervia
Tra i primi a commentare il tragico incidente di Ventimiglia, il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro. Il primo cittadino della città ligure ha sottolineato come l’amministrazione locale sia all’opera in stretta collaborazione con le autorità.
“Ho appreso purtroppo del tragico incidente. Si tratta di una zona particolarmente impervia e difficile da raggiungere. Da parte dell’amministrazione comunale c’è la massima collaborazione”.
I quattro funzionari coinvolti nell’incidente oggi erano in zona per realizzare un aggiornamento della cartografia locale con il controllo dei cippi di confine.
La zona è particolarmente impervia sia per l’asperità del territorio che per la fitta vegetazione. Già in passato sulla stessa strada sulla quale viaggiavano, quasi al confine con la Francia, si erano verificati incidenti gravi.
Per questo motivo i residenti di zona da tempo hanno chiesto massicci interventi per la messa in sicurezza o la realizzazione di un collegamento più agevole.