Per l’estate 2023 la rassegna di romanzi ispirati alle vite straordinarie degli artisti, redatta dalla blogger Pina Bertoli per Stato dell’Arte, condotto da Cesare Biasini Selvaggi e in onda su Cusano Italia Tv. Di seguito la classifica:
- La ragazza con l’orecchino di perla di Tracy Chevalier
Ispirato al famoso dipinto ed è stato trasposto anche al cinema. Il protagonista è il grande artista del Seicento Vermeer. Pina Bertoli spiega il legame tra la storia dell’artista e narrazione: “Il romanzo prende spunto da questa opera che vediamo riprodotta anche sulla copertina e imbastisce la sua trama andando a prendere in esame un aspetto particolare: il volto che ha ispirato la realizzazione del dipinto da parte dell’artista. Chevalier immagina questa ragazzina 16enne che va a servizio a casa del pittore, dove si deve occupare delle faccende domestiche, tra cui soprattutto lo studio. Questo la mette in contatto con l’artista e tra di loro si crea un’affinità legata alla sensibilità artistica di entrambi, la ragazza diviene inconsapevolmente il volto che l’artista traspone nell’opera. La caratteristica della tela e del libro, la sua cifra stilistica, è la delicatezza. Tra l’altro Chevalier ha una profonda conoscenza dell’arte, quindi un’opera narrativa basata anche sullo stile dell’artista”. - La ragazza in blu di Susan Vreeland
“Anche qui si parla di Vermeer, però qui c’è una licenza narrativa da parte della scrittrice, anche lei profonda conoscitrice dell’arte, che costruisce la trama di questo romanzo su una delle opere dell’artista che sarebbe andata persa, quindi in realtà un dipinto immaginario. La tela era appartenuta a una famiglia ebrea, che durante la Seconda Guerra Mondiale era stata purtroppo deportata e le opere d’arte erano state trafugate da parte di un ufficiale nazista. Dopo varie vicissitudini questo dipinto ricompare nella cantina di un professore di matematica che ne ricostruisce l’opera. Professore che, durante la trama, si scopre essere il figlio dell’ufficiale. La trama si tinge anche di giallo quindi”. - L’odalisca perduta di Adrien Goetz
“Il romanzo è dedicato al grande artista Jean Auguste Dominique Ingres. “anche questo un giallo, il libro è un piccolo gioiellino dal punto di vista letterario, tra l’altro il piccolo formato si sposa bene con la lettura in vacanza. È un libro affascinante, si riferisce a “La dormiente di Napoli”, che Ingres avrebbe dipinto nel soggiorno napoletano. Un’opera della quale in realtà si sono perse le tracce. Rappresenterebbe un nudo femminile, alla maniera del pittore, che ritrae queste donne che lui chiama odalische. Questi corpi bianchi bellissimi che risaltano su sfondo colorato. Questo quadro con una modella d’eccezione, che scoprirete durante la lettura del romanzo, viene perso. L’impianto narrativo del libro è abbastanza originale, perché sono tre diari che fanno riferimento all’opera perduta, e ricostruiscono la genesi dell’opera”. - Ombre, Racconti ispirati ai dipinti di Edward Hopper
“Hopper è stato un artista americano, le sue opere sono state realizzate nei primi 50 anni del Novecento. È un artista abbastanza enigmatico, affascinante. Le sue tele rappresentano un senso di incomunicabilità tra le persone, che sono ritratte in una scena statica, fissa e misteriosa. In realtà queste tele non raccontano una storia, ma sono così enigmatiche che stimolano la fantasia degli autori che firmano il libro. La cosa molto simpatica è che all’interno del volume, all’inizio di ogni racconto viene riprodotto l’opera che ha ispirato lo scrittore. Ciò aiuta il lettore a visualizzare e capire la storia che si sviluppa nel testo. Quello di Stephen King è ovviamente un noir”. - La vedova Van Gogh di Camilo Sanchez
“Questo romanzo ci porta a scoprire una vicenda legata a un artista molto amato dal pubblico e anche uno dei più conosciuti. Il romanzo dell’argentino Camilo Sanchez è scritto in prima persona da Johanna Bonger, cioè dalla vedova di Theo Van Gogh, il fratello del pittore. Theo e Vincent erano molto legati in vita, c’è una fitta corrispondenza, l’autore del romanzo è andato a leggere questi documenti e a ricostruire quello che è successo dopo la morte dei due fratelli. In particolare il fatto che la donna, rendendosi conto del grande valore delle opere del cognato, ha iniziato a raccoglierle, a proteggerle, a metterle al sicuro, in modo poi da poterle rendere visibili al pubblico”.