Biennale Firenze Moretti a Stato dell’Arte. Biaf, Biennale internazionale dell’Antiquariato che si svolge a Firenze nella cornice di Palazzo Corsini, dal 28 settembre al 6 ottobre. Fabrizio Moretti, mercante d’arte e Segretario generale della Biaf, è intervenuto a Stato dell’Arte, in onda su Cusano Italia Tv e condotto da Cesare Biasini Selvaggi:

“L’anteprima è sempre la stessa: portare avanti il concetto di grande qualità, portare a Firenze l’eccellenza e il grande pubblico. Firenze è la grande mostra dell’arte italiana, che ha i più grandi mercanti del mondo che espongono lì, in una sede straordinaria: Palazzo Corsini. Poi Firenze che offre moltissimo”.

Sulla scelta di mostrare tanto l’antico quanto il contemporaneo poi Moretti spiega:

“Oramai l’arte è sempre contemporanea, quella antica non ha limite e di conseguenza può essere affiancata a quella moderna. Un Morandi, un Sironi, per esempio, sono oggi opere che come Fontana fanno parte della pittura antica e quindi perché no è importante averli in Biennale. Poi se vi è qualche contaminazione di arte contemporanea che ben venga. Io credo che poi sia un obbligo per noi organizzatori portare un nuovo pubblico a vedere l’arte antica, perché è importante che si formino nuovi clienti e conoscitori”.

Il mestiere del Mercante d’Arte

Fabrizio Moretti, Segretario generale della Biaf, è uno dei mercanti d’arte e collezionista più noti e importanti in Italia. Tantissime le opere collezionate del corso della carriera, compresi alcuni pezzi molto importanti per la storia dell’arte:

“Sono più collezionista che mercante, faccio questo lavoro perché non ne so fare altri. La cosa più bella nel mio mestiere è l’acquisto: quindi la ricerca, lo studio, il restauro…molte vuole nel pulire un quadro antico si hanno delle belle sorprese, anche brutte in realtà. Questa però è la parte più bella, che più mi affascina. Poi chiaramente i quadri vanno venduti, se nelle collezioni pubbliche ancora meglio, perché si è andati a colmare una lacuna in un museo e si è reso quel bene fruibile a tutti. Io penso che le opere d’arte siano un bene dell’Umanità, di tutto il mondo”. Così Moretti ha donato un’importante opera agli Uffizi di Firenze: “Credo sia importante restituire ciò che la vita ci ha concesso, ho restituito così quello che il museo stava cercando. Il Direttore degli Uffizi mi aveva espresso la volontà di compare un’opera della serie perché mancava alla collezione, io dissi che lo avrei donato”.

Tra le opere vendute anche un Canaletto al Paul Getty Museum di Malibu di Los Angeles, uno dei musei più importanti al mondo:

“È stata la prima che ho venduto loro e per me è stata una consacrazione nella mia carriera a livello intellettuale perché il Getty per noi mercanti è un’eccellenza che acquista capolavori assoluti – anche gli altri lo fanno per l’Amor di Dio! – ma il Getty è sempre stato quello più difficile, e aver potuto collocare in questo museo straordinario la meravigliosa veduta del Canaletto, dipinta negli anni ’38-’39 è stato un momento molto toccante per la mia carriera”.