Uber Eats lascia l’Italia e annuncia la fine delle attività tramite un comunicato ufficiale. Il servizio di consegna a domicilio è attivo in oltre 60 città, in tutte le regioni italiane con migliaia di ristoranti partner.
Così Manuele de Mattia (comunicazioni Uber Eats), scrive sul sito dell’azienda di Food delivery:
“Il nostro viaggio con Uber Eats – si legge – è iniziato a Milano nel 2016. Nel corso di questi sette anni abbiamo raggiunto oltre 60 città in tutte le regioni italiane, lavorando con migliaia di ristoranti partner che hanno potuto beneficiare dei nostri servizi per ampliare la loro clientela e le loro opportunità di business, specie in periodi critici come quello dovuto al Covid. In questi sette anni migliaia di corrieri e delivery partner hanno avuto la possibilità di guadagnare attraverso la nostra app in modo facile e immediato. In questi anni, purtroppo, non siamo cresciuti in linea con le nostre aspettative per garantire un business sostenibile nel lungo periodo“, spiega l’azienda.
Uber eats Italia: quando terminerà il servizio?
Il servizio terminerà il prossimo 15 luglio 2023. Coloro dunque che sono in possesso di codici promozionali o carte regalo non ancora utilizzate, dovranno farlo entro la data indicata.
La nota dell’azienda:
“Nonostante questa difficile decisione vogliamo ribadire il nostro impegno verso l’Italia, che non intendiamo assolutamente abbandonare: questa decisione ci consentirà di concentrarci ancora di più sui nostri servizi di mobilità, dove stiamo registrando una crescita importante. Grazie al servizio Uber Black e all’accordo con It Taxi, infatti, ad oggi siamo presenti in 10 città italiane: negli ultimi 12 mesi oltre un milione di italiani e turisti ha utilizzato l’app Uber per muoversi nelle città dove operiamo e quasi 10 mila autisti, tra NCC e taxi, hanno avuto la possibilità di realizzare almeno una corsa sempre attraverso la nostra app. Non solo: dopo il lancio del servizio Taxi in Sardegna annunciato la settimana scorsa, prevediamo di aumentare ulteriormente la nostra presenza nel Paese e di lanciare quattro nuove città entro la fine dell’anno. Vogliamo ringraziare tutti quelli che, in questi anni, ci hanno dato la loro fiducia, collaborazione, affetto, dedizione e passione. Grazie a tutti“, conclude la nota.
Qual è il motivo dell’abbandono?
Il motivo dell’abbandono, stando a quanto riportato dal comunicato riguarda la crescita dell’azienda in Italia che non è stata in linea con le aspettative.