Un campione del mondo per il Milan. È questa l’idea spuntata nelle ultime ore per il club rossonero, che già da qualche tempo, dopo l’addio di Brahim Diaz e le delusioni portate da De Ketelaere, è in cerca di un nuovo nome per la trequarti. Il nuovo profilo sondato dal Milan risponde al nome di Thiago Almada, fantasista argentino classe 2001 di proprietà dell’Atlanta, club di MLS.

Milan, dopo Thuram e Chukwueze si punta su Thiago Almada

Nelle ultime settimane, il Milan ha provato ad aprire davanti a sé due piste per iniziare ad aggredire il calciomercato estivo. La prima è quella che porterebbe a Marcus Thuram (QUI TUTTO SULLA TRATTATIVA), ma i 7 milioni offerti dal PSG non sono pareggiabili per i rossoneri, che si sono dovuti fermare a 5. Questione di limiti di budget, potenzialmente scavalcabili quando il club avrà a disposizione uno stadio di proprietà. In questo momento, però, RedBird non può permettersi spese folli, così come stipendi superiori a quello percepito attualmente da Leao. La seconda strada porta a Chukwueze, per cui il Milan ha avuto un incontro nella giornata di martedì 13 giugno. Il calciatore del Villarreal piace molto, ma bisognerà continuare a portare avanti questi bracci di ferro.

Lo riporta La Gazzetta dello Sport, che spiega come in realtà i rossoneri abbiano aperto una terza strada. È quella che porterebbe a Thiago Almada, trequartista argentino classe 2001. Il calciatore piace molto alla dirigenza del Milan, ma bisognerà valutare le cifre chieste dall’Atlanta, considerando le prospettive del giocatore e il fatto che si sia laureato campione del mondo con l’Argentina a dicembre dello scorso anno. Inoltre, sarà da chiarire se il suo eventuale arrivo dovesse escludere quello di Daichi Kamada – e viceversa – o se i due possano essere considerati come un potenziale doppio rinforzo.

Chi è Thiago Almada

Thiago Almada può essere il giocatore ideale per il 4-2-3-1 di Pioli e del suo Milan. Il calciatore classe 2001 è considerato una promessa in Argentina da quando aveva 17 anni ed esordì nella prima squadra del Velez. Da lì ha imparato a farsi notare per le sue doti tecniche: piede destro, dribbling rapido e la capacità di saper calciare quasi sempre in maniera precisa, centrando spesso l’incrocio alto dei pali. Arrivato a 22 anni, ha già completato tutta la trafila nelle varie squadre della Seleccion, fino alla nazionale maggiore. A dicembre, infatti, è stato convocato da Scaloni per il Mondiale in Qatar, dove ha avuto modo di apparire in campo per pochi minuti contro la Polonia e laurearsi campione del mondo a fine torneo. Nelle due squadre di club in cui ha giocato vanta 38 gol e 25 assist realizzati in 147 presenze.