Non solo politica, imprenditoria, televisione o familiari: al funerale di Silvio Berlusconi c’è stato spazio anche per chi ha fatto parte del mondo sportivo creato dall’ex presidente del Milan. Durante la cerimonia tenutasi in piazza Duomo, nel pomeriggio di mercoledì 14 giugno, sono stati presenti anche numerosi tifosi rossoneri. Oltre a loro, tanti addetti ai lavori ed ex colleghi ai funerali di Berlusconi, che hanno condiviso con lui una parte del percorso trentennale da presidente del Milan: tra questi anche Ariedo Braida, storico dirigente del club.

Funerali Berlusconi, Braida: “Lo ritroveremo in qualche stadio”

Ariedo Braida ha rappresentato una figura fondamentale nell’esperienza sportiva di Berlusconi, per questo non poteva mancare ai suoi funerali. La storica colonna portante del Milan dell’ex Premier è stato direttore generale dei rossoneri dal 1986 al 2002, per poi diventare direttore sportivo da quell’anno fino al 2013. Ma c’è dell’altro: nei prossimi mesi, voci di mercato davano Braida ormai prossimo a tornare a essere un dirigente del Monza, dove è già stato sia da calciatore che in ambito istituzionale. Lì sarebbe tornato a lavorare sotto l’ala protettrice di Berlusconi, venuto a mancare nella giornata di lunedì 12 giugno.

Al funerale di Berlusconi era quindi presente anche lo stesso Braida, oltre a un’elevata quantità di tifosi del Milan. Lo stesso dirigente ha parlato in piazza Duomo ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per ricordare il suo ex presidente: “Silvio Berlusconi era una persona innamorata del bello e della felicità che il calcio può dare alle persone. Nulla gli dava più gioia del parlare di questo, del calcio. È riuscito a realizzare i suoi progetti. O comunque, è andato molto vicino a realizzarli tutti. Ci tengo a ricordare che dal nulla ha potuto creare migliaia di posti di lavoro. Ma il presidente non è andato via. Sono certo che lo ritroveremo in qualche stadio”.

Il ricordo di Moggi

In un’intervista rilasciata a TAG24, anche Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus, ha ricordato Berlusconi, parlando del clima che si respira attorno alla sua morte: “In questi giorni ne ho sentite e lette tante. Tutti raccontano aneddoti per dimostrare che lo conoscessero, ma io non amo questo genere di cose. Il nostro rapporto è sempre stato ottimo”. Prosegue poi nel racconto, Luciano Moggi, ricordando un aneddoto con retroscena di mercato: “Mi limito a raccontare di esser stato a un passo dal Milan e la sua stima e la sua considerazione nei miei confronti mi ha fatto molto piacere. Mi chiamò a Palazzo Grazioli per propormi di andare a lavorare per lui, ma in quel momento non mi sono sentito di lasciare la Juventus. Per me è sempre stato un uomo al di sopra di tutti. Uno capace, con ironia, di portare avanti un Paese”.