Il cambio di residenza diventa effettivo dopo un determinato periodo di tempo. Quando si richiede? Nel momento in cui si cambia la dimora abituale, può essere richiesto il cambio di residenza al Comune nel quale si decide di vivere, il quale avrà a disposizione il tempo necessario, per effettuare i controlli e le verifiche necessarie, e per renderlo effettivo.
Ci sono alcune tempistiche da rispettare e per questo, prima di ottenere la risposta alla propria richiesta, potrebbe volerci un po’ di tempo. Potrebbe anche capitare di non ricevere affatto risposta, in quanto, a volte, vale la regola del tacito assenso.
Anche se le tempistiche si sono notevolmente ridotte rispetto al passato, andiamo a spiegare quanto tempo ci vuole per effettuare il cambio di residenza, ma prima ancora spieghiamo come si richiede.
Cambio di residenza, come si effettua e quando diventa effettivo
A partire dal 2012, le dichiarazioni di residenza e le variazioni anagrafiche vengono automaticamente iscritte dall’Ufficiale dell’anagrafe entro i 2 giorni lavorativi successivi alla presentazione della domanda.
Infatti, i cittadini che intendono cambiare la propria residenza devono richiedere il cambio all’Ufficio anagrafe del Comune; il cambio può essere richiesto anche online. Dopo la presentazione della domanda, entro i 45 giorni successivi, il Comune può effettuare gli accertamenti e tutte le verifiche circa la veridicità delle dichiarazioni.
Pertanto, potrebbero anche esserci controlli da parte della Polizia Locale, per verificare che, effettivamente, il richiedente risieda nel luogo comunicato. Gli accertamenti sono volti a verificare che non si tratti di cambio di residenza fittizio. I controlli non vengono sempre effettuati.
Molte amministrazioni locali non comunicano ai richiedenti neppure il l’esito della domanda. Proprio al verificarsi di queste situazioni, interviene il principio del tacito assenso.
Come viene comunicato l’esito della richiesta
Bisogna sottolineare che le tempistiche possono variare da Comune a Comune. Molti Comuni sono abbastanza veloci, altri richiedono tempi di attesa decisamente più lunghi. Quando diventa effettivo il cambio di residenza?
Il Comune deve comunicare sempre l’esito del cambio di residenza? Molti cittadini commettono l’errore di credere che se il Comune non effettua comunicazioni, allora la pratica non è stata accolta. In realtà, abbiamo già anticipato che esiste il principio del tacito assenso.
In assenza di una comunicazione da parte del Comune entro un certo termine, la domanda si considera accolta. Spieghiamo meglio di cosa si tratta.
Cos’è il principio del tacito assenso
In riferimento al cambio di residenza e all’accoglimento della domanda, si deve far riferimento al Decreto del Presidente della Repubblica n. 154 del 2012.
Viene descritto tutto l’iter da seguire per il cambio di residenza, che ancora oggi è in vigore e viene applicato per tutti comuni italiani. Nel suddetto decreto si nomina il principio del tacito assenso del cambio di residenza. Cosa prevede? Se trascorrono 45 giorni dalla data di presentazione della domanda non è necessario attendere la risposta del Comune per essere certi che la pratica sia stata accolta.
Cambio di residenza online
L’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente mette a disposizione dei cittadini anche un servizio online per richiedere comodamente da casa il cambio di residenza.
Come si effettua? Prima di tutto si deve effettuare l’accesso tramite una credenziale digitale: Servizio Pubblico di Identità digitale (Spid), Carta d’Identità Elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns).
Una volta ottenuto l’accesso sulla piattaforma l’utente avrà a disposizione tutti i servizi:
- Profilo utente;
- Visura e autocertificazioni;
- Certificati;
- Rettifica dati;
- Residenza.
Il servizio “Residenza” permette di dichiarare un cambio di residenza all’interno del Comune o con provenienza da un altro Comune oppure dall’estero. Prima di comunicare i dati si deve specificare se si tratta di un cambio di residenza della famiglia o solo di alcuni componenti.
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