All’indomani della bocciatura, da parte del governo, alla candidatura alle Olimpiadi di Roma per il 2020, il sindaco del capoluogo pontino, Giovanni Di Giorgi, esprime la sua delusione. “Il no di Monti – afferma- comporta due conseguenze negative. Se non siamo in grado come sistema Italia di prevedere e soprattutto credere ad una ripresa economica per i prossimi anni, allora ci siamo chiusi in una spirale negativa e priva di prospettive e questo è molto preoccupante. Considerato, infatti, che gli investimenti per le Olimpiadi del 2020 sarebbero partiti non prima della fine del 2013, ci sarebbe stato tutto il tempo necessario da parte del Governo per assumere gli impegni finanziari, pur onerosi, che comporta la manifestazione olimpica. Il secondo aspetto negativo –continua Di Giorgi – è il danno di immagine che deriva da questa marcia indietro: rinunciare ad una candidatura all’ultimo istante, significa porsi in una posizione rinunciataria, ammettere un fallimento. Insomma, significa che non siamo capaci di investire sul futuro dell’Italia. E se non ci crediamo noi non vedo perché dovrebbero crederci all’estero”. Secondo Di Giorgi, i giochi olimpici avrebbero generato un circuito economico molto importante, sia per l’intera nazione, sia per la provincia di Latina. “Come avevo già espresso in lettere ufficiale ed incontri con il presidente del comitato olimpico, – dichiara – Mario Pescante e con lo stesso sindaco Alemanno, la mia richiesta, interpretando certamente le ambizioni e le legittime aspirazioni dell’intera provincia di Latina, era di poter inserire il nostro territorio nel circuito delle Olimpiadi di Roma 2020, con la città di Latina che poteva essere una importante  base logistica o sede di allenamento per squadre e singoli atleti, mentre  gli impianti di Gaeta, Formia e Sabaudia avrebbero potuto anche ospitare alcune gare ufficiali. Tutto questo avrebbe avuto effetti molto importanti per l‘intera  provincia”.

Redazione Le Novae/cd