Il maltempo da giorni persevera e colpisce la città di Roma, creando diversi disagi. I tombini si otturano, l’acqua sale, il traffico aumenta e la città va in tilt. Ma la colpa è della crisi climatica che crea eventi di inaudita violenza acquatica. Il sindaco Gualtieri corre ai ripari e punta il dito contro il clima pazzo e i suoi nubifragi sregolati.

Le forti piogge sono l’effetto dei “mutamenti climatici, di fronte a eventi di questa portata la città non ha la capacità fognaria e anche le caditoie pulite si riotturano a causa delle foglie portate giù dall’acqua“. Parola del primo cittadino che, a Rete Oro, spiega come più della metà dei tombini siano già stati ripuliti. La causa, dunque, dipende dagli alberi che non sono stati potati nel corso degli anni.

Maltempo Roma, Gualtieri: “Aiutiamo i municipi a ripulire i tombini di loro competenza”

“Abbiamo 55mila caditoie di responsabilità del Comune e in un solo anno ne abbiamo ripulite 30mila, alcune delle quali non si toccavano da dieci anni. Siamo quasi alla pulizia del 100% delle caditoie di nostra competenza poi ce ne sono 400mila di competenza dei Municipi, che stiamo aiutando e potenziando, ma non si può pensare che si facciano in uno o due anni, serve più tempo“.

Ha detto il sindaco Gualtieri, scaricando il problema sull’amministrazione precedente (guidata dalla prima cittadina Raggi). Gualtieri ha poi sottolineato:

“Ci sono gli alberi: basti pensare che il Comune ha la competenza su 340mila piante in tutta la città: nel 2019, 2020 e 2021 ne sono stati potati rispettivamente 6mila, 10mila e 14mila, noi invece finora ne abbiamo fatti ben 37mila e altri 33mila li faremo a ottobre, raggiungendo il 100% in cinque anni. In pratica abbiamo potato già un quinto degli alberi della città in un anno, e non si toccavano da decenni“.