Gad Lerner su Berlusconi e sulla moglie di Romano Prodi: ecco cosa ha scritto il giornalista e conduttore televisivo sul suo profilo Twitter che ha scatenato la polemica. Lerner non è d’accordo con il lutto nazionale per la morte di Silvio Berlusconi. In realtà non è il solo che ha manifestato questa insofferenza, infatti anche Rosy Bindi ha ammesso di non essere d’accordo, in una intervista nella trasmissione radiofonica “Un Giorno da Pecora” su Radio1:

I funerali di Stato sono previsti ed è giusto che ci siano, ma il lutto nazionale per una persona divisiva com’è stato Berlusconi secondo me non è una scelta opportuna. […] Lui è stato il primo populista di questo Paese. Di certo non è stato un promotore delle donne, anzi le ha usate in tutti i sensi. Mi disse che ero più bella che intelligente. Il senso di proprietà che aveva nei confronti delle istituzioni era identico a quello verso le donne. Era innamorato di se stesso e chi non era a sua disposizione, o soggetto del suo fascino, non rientrava nelle sue grazie.

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Gad Lerner su Berlusconi e sulla moglie di Romano Prodi: il tweet della discordia

Gad Lerner ha pubblicato un post sul suo profilo Twitter in cui parla della morte di Berlusconi e di Flavia Franzoni, moglie di Romano Prodi:

La coincidenza della morte di Flavia Franzoni #Prodi con quella di #Berlusconi suona beffarda ma se non altro ci ricorda che esiste un’Italia migliore #LuttoNazionale_ancheNO.

Ovviamente sono state tante le critiche ricevute sotto al tweet, ma non si è trattato dell’unico messaggio riferito al Cavaliere:

Tutte le polemiche

In realtà non è l’unico che ha fatto una battuta sulla morte di Berlusconi (e in questo caso anche della moglie di Romano Prodi): sono stati inondati dalle polemiche anche Valentina Ferragni a causa di un like:

Unfollow per Marta Filippi:

Senza dimenticare Bianca Berlinguer che a Cartabianca ha espresso qualche perplessità:

Ma non si sta un po’ esagerando con tutte queste celebrazioni a reti unificate che da ieri stanno andando in onda ininterrottamente per ricordarlo quando era imprenditore, quando era Presidente del Consiglio, quando era politico… Non si rischia di creare alla fine l’effetto opposto?

A parte il Papa, oppure eventi drammatici nella storia della nostra Repubblica (è chiaro che quando ci fu il sequestro Moro si cercò di trasmettere ininterrottamente per tutto il giorno, per avere nuove notizie su quello che stava succedendo), si ricorda altre persone che sono state celebrate così per ore, ore, ore, sia dalla televisione pubblica che da quella privata?