Santoro su Berlusconi vuole dire tutta la verità… o almeno la sua verità. E così, a qualche giorno dalla scomparsa dell’ex Premier di Forza Italia, il giornalista rende noti alcuni dettagli di una telefonata avuta con lui poco prima del suo ultimo ricovero, che purtroppo si è rivelato l’ultimo. Durante questa conversazione, che sembra sia durata oltre quaranta minuti, i due si sono soffermati su temi “alti” come l’orrore della guerra e l’inadeguatezza generale della politica e dei politici italiani sia di destra sia di sinistra con una lucidità sorprendente ma non solo. La penna partenopea aveva tenuto queste informazioni private fino ad ora, ma adesso preferisce condividerle col suo pubblico. Ecco cosa ha detto durante la sua partecipazione al programma “Otto e Mezzo” su La7.
Santoro su Berlusconi, l’ultima telefonata
Il giornalista, da sempre in area di sinistra, ha reso noti i suoi dubbi sul fatto che il lascito di Berlusconi si debba sintetizzare nella figura di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. Secondo lui, infatti, la durata politica di Berlusconi è stata influenzata dalla debolezza della sinistra, che oggi dovrebbe porsi alcune domande importanti di fronte al potere gestito da Fratelli d’Italia. Quello che sta facendo discutere in rete, però, è che, durante l’intervista, Santoro ha raccontato di un’offerta di lavoro ricevuta dal Cavaliere che il blog di settore Tvzap sintetizza così:
“Il giornalista ha riferito che Berlusconi gli aveva chiesto di andare a lavorare per lui, ma Santoro ha risposto di concentrarsi sulla salute.”
Santoro su Berlusconi, la loro storia
L’occasione del racconto è stata buona anche per ripercorrere il famoso momento di Annozero in cui il “principe di Arcore” si mise a pulire con un fazzoletto la sedia su cui era stato Marco Travaglio. Proprio per quel gesto di provocazione, tra lui e Berlusconi si creò un legame di amore e odio che oggi lo porta a dichiarare di essere triste per questa scomparsa. D’altronde, stando sempre al racconto dell’ex patron di “Samarcanda”, durante una pausa pubblicitaria, il “Berlusca” gli disse:
“Michele, ma come ci stiamo divertendo!”
Episodio che ha sottolineato l’empatia che si era creata tra i due.
Il mancato perdono
Va detto che tra Santoro e Berlusconi il divario di valori non è colmabile. La simpatia umana, infatti, non ha potuto oscurare alcune cose che per il giornalista sono imperdonabili. Non sono questi giorni di commiato quelli giusti per analizzare gli errori del passato ma fare i giusti distinguo era importante ed è stato fatto. Ora non resta che aspettare le analisi storiche, sociologiche e politiche post mortem per conoscere i vari punti di vista.