Dopo lo scontro che ha diviso il mondo del golf, LIV Golf e PGA Tour hanno chiarito le proprie posizioni e daranno vita ad una singola entità golfistica
Golf, termina la guerra sportiva LIV Golf e PGA Tour
Il mondo del golf si riunisce nuovamente. Notizia a sorpresa, che ha colto di stucco addetti ai lavori e giocatori. LIV Golf, finanziato dal fondo sovrano arabo, e PGA Tour hanno deposto le armi. Dopo uno scontro durato un paio d’anni, i principali circuiti golfistici si uniranno in una sola entità. Il PIF, acronimo di Public Investement Fund, sarà l’unico investitore del progetto. Il nome del nuovo punto di riferimento del golf mondiale però è ancora sconosciuto. Si sa soltanto che Yasir Al-Rumayyan, proprietario del fondo, ricoprirà il ruolo di presidente. Ad affiancarlo ci sarà Jay Monahan, attualmente alla guida del PGA Tour.
Il commissario americano agirà nelle vesti di CEO. Gli arabi però sembrano aver tratto il maggior vantaggio da tale vicenda. Molti giocatori di golf, infatti, negli ultimi tempi hanno lasciato PGA e European Tour. La scelta è stata volta proprio in favore della LIV Golf, che ha offerto contratti molto più redditizi. Fra questi figura Brooks Koepka, vincitore di cinque major dal 2017 ad oggi. Un altro esempio è l’esperto Phil Mickelson, che ha trionfato complessivamente sei volte ai major di golf. Fra gli altri, figurano anche Dustin Johnson e Cameron Smith.
Golf, LIV e PGA Tour daranno vinta ad una sola entità sportiva
I golfisti che hanno preso parte al progetto LIV Golf si sono arricchiti tantissimo. Inoltre, hanno giocato con un field ridotto in un lasso di tempo minore. Le gare, infatti, erano sviluppate su 54 buche e non sulle classiche 72. Non sono mancate le voci contrarie al progetto LIV Golf. Rory McIlroy, per esempio, ha lasciato trapelare pubblicamente il proprio dissenso. L’ex numero uno del ranking mondiale, infatti, ha dichiarato di odiare il progetto LIV Golf. La guerra fra LIV Golf e PGA Tour però non conveniva più.
Chi auspicava in una risoluzione del conflitto era proprio Franco Chimenti, attualmente presidente della Federgolf italiana. In un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Chimenti aveva espresso la propria posizione. La soluzione pacifica fra la LIV Golf e i principali circuiti golfistici, per Chimenti, era la soluzione migliore per tutti. Il numero uno del golf italiano ha affermato che, una pace del genere, farà la fortuna del golf. La decisione non l’ha sorpreso e ha un’eco importantissima.
Golf, le reazioni alla pace fra LIV e PGA Tour
Chimenti, sempre alla rosea, ha definito fondamentale l’accordo fra LIV Golf e PGA Tour. Soprattutto in vista della Ryder Cup che inizierà il prossimo 29 settembre a Roma. L’evento golfistico vedrà sfidarsi i migliori giocatori europei ed americani. Una sfida dodici contro dodici, per uno spettacolo mozzafiato. Proprio il torneo golfistico, che avrà luogo nella Capitale, potrebbe essere il primo torneo a trarre un benefit dalla risoluzione. I giocatori passati alla LIV, che erano stati esclusi in precedenza, potrebbero anche rientrare nella Ryder Cup. Da capire le modalità, su cui ancora restano alcuni dubbi.
Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso anche Gian Paolo Montali. Il direttore generale della Ryder, come riportato sempre dalla Gazzetta dello Sport, si è espresso così sulla vicenda: “Unità per il bene del golf. La pace rappresenta un fattore importantissimo per la Ryder Italiana”. Insomma, la pace fra LIV Golf e PGA Tour potrebbe segnare una nuova pagina del golf. Segnata dall’unità d’intenti e dalla collaborazione. Dopo anni difficili, segnati da vicende giudiziarie importanti. Anni che il golf ha superato, arrivando ad uno snodo cruciale della propria storia recente.