Nuova aggressione all’interno del carcere di San Michele di Alessandria dove un agente di servizio è stato ferito da un detenuto durante l’apertura di una cella.

L’episodio violento è avvenuto nel pomeriggio di ieri 13 Giugno 2023, poco prima delle ore 16 come ha fatto sapere il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe).

Secondo le informazioni fornite proprio dal Sindacato tutto sarebbe successo durante l’apertura della cella. Il detenuto infatti improvvisamente avrebbe colpito alla testa l’agente utilizzando un bastone di una scopa.

L’agente è stato immediatamente assistito e trasportato al Pronto Soccorso per ricevere tutte le cure necessarie. Al momento non si conoscono ulteriori informazioni sulle condizioni di salute del poliziotto.

Alessandria aggressione in carcere: necessario adottare delle misure di sicurezza

Questa ennesima aggressione rappresenta un ulteriore segnale di allarme riguardo alla sicurezza all’interno del carcere di San Michele. Negli ultimi mesi infatti la struttura penitenziaria ha registrato diversi episodi di violenza. Tutto questo sta mettendo in evidenza la necessità di adottare misure ancora più efficaci per garantire la sicurezza degli operatori penitenziari e dei detenuti stessi.

Il Sappe ha sottolineato l’importanza di investire in personale aggiuntivo, migliorare le misure di sicurezza e potenziare i programmi di riabilitazione all’interno del carcere.

Inoltre, fanno sapere, è necessario un costante dialogo tra le istituzioni penitenziarie e i sindacati per individuare soluzioni efficaci. Tutto volto a prevenire che episodi simili possano accadere anche in futuro.

Le autorità penitenziarie locali hanno avviato un’indagine approfondita sull’aggressione di ieri e stanno adottando le misure necessarie per garantire la sicurezza di tutto il personale penitenziario e dei vari detenuti.

La violenza all’interno dei penitenziari è sempre di più una sfida e richiede un approccio su più fronti in grado di comprendere sia misure di sicurezza adeguate che programmi di riabilitazione. Solo attraverso un impegno congiunto delle istituzioni, dei sindacati e degli operatori penitenziari si potrà sperare di creare un sistema penitenziario più sicuro e orientato alla riabilitazione degli individui.

Episodio simile a Torino

Un’altra aggressione ai danni di un agente della Polizia penitenziaria è avvenuta sempre nella giornata di ieri al carcere di Torino. Un detenuto straniero ristretto al padiglione C pretendeva di potersi recare subito dal barbiere e dopo il divieto imposto dalla guardia ha dato in escandescenza. Fino a quando all’apertura della cella ha colpito l’agente con due violenti pugni all’altezza del volto.

L’agente è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria per le cure del caso, per lui una prognosi di 5 giorni.

Leo Beneduci segretario generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) ha dichiarato che: “Proseguono le aggressioni al personale di polizia penitenziaria nelle carceri italiane tra le quali quello di Torino che costituisce una delle peggiori realtà con il triste record di 17 aggressioni subite e 17 agenti feriti in meno di un anno. Purtroppo senza che a tale drammatica condizione seguano reazioni o interventi da parte del vertice dell’Amministrazione penitenziaria centrale da cui pure il Corpo dipende e che per tale ragioni percepisce una consistente indennità mensile analoga a quella percepita dal Capo della Polizia di Stato e dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri”.

“Altrettanto assordante, conclude Beneduci è il silenzio su tali emergenze e sullo stato di completo abbandono della Polizia penitenziaria, di fatto alla completa mercè in carcere dei detenuti più violenti senza possibilità di difesa. Silenzio anche da parte della politica di Governo che fino a prima delle elezioni era attenta a cogliere e a denunciare le cause del dissesto penitenziario italiano ed oggi è in penosa accondiscendenza dell’immobilismo di un’Amministrazione inadeguata ed inefficiente”.

Anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà ai poliziotti vittime di queste aggressioni e denuncia:

“Registriamo l’ennesimo episodio di violenza nei confronti di personale appartenente al Corpo in servizio in Piemonte. I detenuti evidentemente sono convinti non di essere in carcere a scontare una pena ma in un albergo, dove possono fare ciò che preferiscono”.