Parole dure di forte indignazione quelle che Matteo Renzi rivolge al popolo italiano dallo studio di Mattino 5. Il leader di Italia Viva ce l’ha in particolare con quella parte della popolazione che in queste ore si sta sollevando contro il lutto nazionale indetto in ricordo di Silvio Berlusconi, morto l’altro ieri a Milano.

Per Renzi non c’è dubbio che

Ci sono luci e ombre nel giudizio politico su Silvio Berlusconi, ed è assolutamente sacrosanto mantenere opinioni diverse su ciò che ha fatto. Sarà una discussione che ci porteremo a lungo dietro, sarà tema di riflessione culturale, sociale, politica.

Ciò non toglie però che le polemiche relative alla proclamazione del lutto nazionale siano, secondo il leader di IV, «una vergogna». Le parole di Matteo Renzi sono rilanciate nella loro integrità da un post Twitter di Mattino 5.

Renzi sulle polemiche per il lutto nazionale: “Squallore che non rispetta la morte”

Matteo Renzi esprime con veemenza la sua critica a chi in questi giorni si è schierato contro il lutto nazionale per Silvio Berlusconi. L’ex sindaco di Firenze parla di uno «squallore» che troverebbe le sue radici una contrapposizione ideologica decisamente fuori luogo in una situazione di cordoglio come quella in cui versa l’Italia in questo momento.

Per Renzi, è assurdo che tale atteggiamento «non si fermi davanti alla morte»:

Quando muore una personalità del genere, mettersi a discutere di funerali di Stato e lutto lo trovo meschino.

Con una falsa reticenza che dice molto dei toni nervosi su cui sta virando la conversazione a proposito dei funerali del Cavaliere, Renzi aggiunge una nota sulle personalità più importanti che in questo momento stanno lottando contro il lutto nazionale:

Sono persone che senza Berlusconi non avrebbero avuto visibilità … non faccio nomi … Il fatto quotidiano, Rosy Bindi Tommaso Montanari.

Poi prosegue:

Trovo assurdo che questo paese che ha litigato e si è diviso su Berlusconi vivo, oggi debba tornare a dividersi su una scelta del Governo che è del tutto legittima, non inventata per Berlusconi, prevista da una legge. Il lutto nazionale è stato fatto per altri presidenti del consiglio come Ciampi, è morto un uomo che ha segnato la vita del paese. Oggi deve esserci rispetto umano per una persona, per un presidente del Consiglio dei Ministri che è stato il più longevo di tutti, che è stato a palazzo Chigi più di tutti.

L’attacco di Travaglio: “A Renzi non toccherà nulla”

Nei giorni scorsi, il giornalista e direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio, fu tra i primi a prendere le nette distanze dal lutto nazionale e a criticare Renzi per il cordoglio così esplicito, secondo Travaglio chiaramente interessato, che ha dimostrato in tutte le sue uscite pubbliche dalla morte del leader di Forza Italia.

Queste le parole di Travaglio, che indubbiamente Renzi si è legato al dito e a ha risposto oggi a Mattino 5:

Sto vedendo che c’è anche Renzi, che si sta affannando a leccare la bara a reti unificate per cercare di ereditare qualcosa, ma notoriamente lui è un Berlusconi che non ce l’ha fatta, quindi non credo che gli toccherà nulla se non qualche briciola che cade dal desco dell’ex proprietario.