Non si placano le polemiche della sinistra riguardo i funerali di Silvio Berlusconi e la decisione del governo di istituire il lutto nazionale e celebrare i funerali di Stato.

La sinistra e quell’antipatia mai sopita verso il Cavaliere

Donne e potere sono i due centri di gravità che alla sinistra non sono mai piaciuti della vita di Berlusconi. Concita De Gregorio incarna perfettamente tale disapprovazione, e lo fa da anni come giornalista di punta di una certa sinistra.

E può benissimo essere considerata un personaggio di quel mondo intellettuale un po’ radical e tanto chic, in grado di portare il proprio pensiero tra ospitate varie nei salotti della politica televisiva.

Non si può quindi biasimarla, come del resto fanno sempre da destra quando qualcuno accende una luce su Berlusconi. Quando esprime il suo parere prima dalle pagine di la Repubblica e poi ieri sera dal salotto di ‘Di Martedì’ su la7 la De Gregorio è sempre coerente con se stessa.

“Il lutto nazionale e i sette giorni di sospensione dei lavori di Camera e Senato, le bandiere a mezz’asta, mi sembra tutto un po’ sovradimensionato, un’esagerazione. E mi chiedo come mai. Mi chiedo cosa ci sia nella psiche collettiva, ammesso che esista, che fa stracciare le vesti in questo modo. Forse un senso di colpa, di inadeguatezza, c’è qualcosa di stonato in questo. Berlusconi è stato un modello molto negativo, la sua vicenda politica è una vicenda macchiata da continue menzogne, l’abitudine di usare il denaro per comprare le persone, fa della corruzione un sistema di governo”.

Il centro della critica della giornalista di La Repubblica è sempre lo stesso, cioé quel rapporto tra Berlusconi e le donne che tanto male avrebbe fatto al costume e alla società italiana.

“Ma il più grave dei delitti politici commessi di Berlusconi dal punto di vista del costume è l’arretramento che ha fatto fare nei confronti del tema della parità di genere, il modo in cui ha trattato le donne e ha parlato delle donne. Sono state le donne, alla fine come la moglie al principio, a dargli scacco. Le ultime. Quelle che tenevano per lui il cellulare e filtravano le telefonate, quelle che si sono fatte sposare in finte nozze alle quali tutti i notabili del regno, hanno partecipato. Come se fosse vero. Nessuno che abbia detto: ma davvero? Come se la Signora, l’ultima dama, fosse la padrona. Perché questa è sempre stata la storia: la moglie, vera o finta che sia, porta in segreto la danza. Una pessima manifestazione di intenti, una cultura patriarcale e retrograda, tuttavia celebrata e condivisa. Ora si tratta di rimediare.”

La difesa d’ufficio arriva puntuale

Come sempre però arriva la forte difesa d’ufficio che da sempre caratterizza la stagione del berlusconismo. Così non tarda ad arrivare la controffensiva mediatica di quei giornali da sempre al fianco del Cavaliere.

Da Libero a il Tempo, a partire dal direttore Sallusti che ci aveva provato in studio senza riuscire a scalfire il pensiero della giornalista. Per i giornali di destra restano parole esagerate, piene di rabbia repressa e che descrivono in maniera faziosa di un leader politico.